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Il respiro dell’isola di Giovanna Pandolfelli
Kalos

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Cuneo “Le ragazze della libreria dell'acciuga”
coordinato da Sara Doronzo
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La storia di Angela e della sua bambina, Mariasole, adottata e salvata da un triste destino, quello dei migranti, senza diritti e senza speranza in un’Italia troppo indaffarata ed egoista e, soprattutto su una sperduta isola in mezzo al Mediterraneo, ancora troppo retrograda e diffidente. Ma anche la storia di Adele e dei suoi colpi di testa, della famiglia di Angela e di Michele, della famiglia di Adele e di Said, dei migranti, degli isolani, dei creatori di stelle… insomma, decisamente troppe storie! Il ritmo è estremamente lento, così come deve essere una calda giornata d’estate sull’isola, così come sono le antiche tradizioni e le antiche consuetudini di una terra piena di contraddizioni. Il tema sarebbe anche interessante ma l’autrice non lascia spazio all’immaginazione, tutto è descritto, tutto narrato nei minimi dettagli fino a rasentare la noia. Peccato.

Carola Cervetti

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Questo è un libro di confine. Per l’ambientazione che vede protagonista l’isola di Lampedusa, purtroppo nota per i numerosi naufragi di migranti, prima che per suo splendido paesaggio, e per i temi trattatati, che si pongono a metà tra il vecchio e il nuovo della letteratura italiana contemporanea. Da un lato racconta (per l’ennesima volta dall’esordio della famosa saga de L’amica geniale) l’amicizia fraterna tra due donne e, dall’altro, introduce, finalmente, anche se “in punta di piedi”, il tema della migrazione dei giovani africani verso le coste sud del Mediterraneo. La prosa è chiara e lineare. La prima parte del romanzo ha toni melensi e le ripetizioni si susseguono incessanti. Nella seconda la prosa risulta più matura e la lettura d’un tratto più coinvolgente. Nel complesso un buon intrattenimento.

Rosa Grillo

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Questo è un romanzo femminile e femminista in cui l’autrice con audacia e caparbietà tratta tematiche profonde in cui i valori sono fondamentali per poter respirare.

E’ anche un romanzo sull’altro che con coraggio affronta e crea un legame con le diversità. L’alterità viene rappresentata da chi è escluso dalla comunità, da chi rifiuta di omologarsi e lotta per la propria libertà e da chi si batte contro gli stereotipi. E’ un libro potente come il vento scritto con una delicatezza e una dolcezza unica. E’ un romanzo che ha la capacità di coinvolgere tutti i sensi, è  profumato e colorato ma chi ha il privilegio di leggerlo non può che sentirsi emotivamente coinvolto ad esplorare i confini anche interiori in cui ogni giorno ci muoviamo e oltre i quali è necessario sempre lanciare il proprio cuore.

Sonia Doronzo