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Il vento della vita di Emilio Brancadoro
Emersioni

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Castano Primo “Biblioteca comunale”
coordinato da Paola Lauritano e Maria Rosa Gambacorta

 

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Nel romanzo predominano le immagini della natura, le montagne con le loro alte vette e il silenzio simile a una musica assordante, il mare con il richiamo incessante delle onde, il vento che soffia, si placa, riprende.

“La vita è come il vento, soffia silenziosa e ti spinge per strade impreviste”.

Anche le protagoniste (una nonna, una madre e una figlia) seguendo i loro sentimenti e le loro emozioni si trovano a percorrere strade diverse che le allontanano, affrontando dolori e inquietudini.

Gli affetti familiari però non svaniscono nel tempo o per la lontananza, le tre donne riescono a ricongiungersi e a riannodare il loro legame profondo.

 

Luigia Sala

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Lirico, in molte parti poesia al vento, al sole, alla neve, alla montagna, ai profondi silenzi in cui l’anima si ritrova. Ricorda l’ Infinito di Leopardi , pur nella unicità di questa lirica. Altri elementi naturali si ritrovano nel racconto: il fiume, dove Lucia dipinge i suoi acquarelli, il mare, dove la nonna Greta si rifugia, tutti unificati dal vento che, scendendo dalle montagne, porta vita. Michele, il protagonista, esprime la sua filosofia di vita: trovare un luogo dell’anima dove fermarsi, riflettere, recuperare forza e pace “dove nel pensier mi fingo”. L’interiorità di Michele è fatta di valori, di affetti, di famiglia, di cose semplici, di rispetto della natura. Nelle sue affermazioni però non c’è retorica perché tutto è legato da questo filo conduttore che è lirico e che si materializza nel vento. Anche la morte fa parte della vita e va affrontata con serenità se si è ben vissuto. Michele morendo dice: ”La vita è come il vento, soffia silenziosa e ti spinge per strade impreviste e poi in un solo istante si quieta e si disperde nel cielo.”

Un bravo scrittore e un bel libro, breve, ma non poteva essere che così, ricorda, nella sua essenzialità, il libro ”In giardino” di Herman Hesse. Ho dato la mia preferenza a questo libro perché è positivo, non parla delle tragedie e dei “demoni” dei giovani d’oggi ma di una vita semplice al di là degli schemi, che richiede forza e sacrificio, ma che è vera.

Maria Luisa Tacchi

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Penso che l’autore Emilio Brancadoro, possa avere un certo seguito nello scrivere romanzi sentimentali, con riflessioni sul perché della vita e sui suoi valori.

Suggestiva è l’immagine della terrazza su cielo, dove il vecchio Andrea insegna a Michele a estraniarsi dal mondo ma anche a prendere le decisioni importanti per il proprio futuro.

Con molta modestia suggerirei all’autore di legare un po’ di più i vari paragrafi del romanzo, anche se in alcuni casi danno un certo fascino all’opera.

Maria Grazia Arpisella

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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