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L’indicibile inverno di Benedicta Froelich
Oltre

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Perino "FestivalTrebbia"
 coordinato da Irina Turcanu

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 “L’immaginazione è l’unica arma nella guerra contro la realtà.” In realtà questo romanzo sembra raccontare due storie vere, quella di una tragica spedizione di inizio ‘900 in Antartide e quella dell’autrice, rinchiusa nella propria camera negli anni duemila. Davvero bipolare e anche un po’ coraggioso, anche giocando su poli geografici opposti, questo lungo romanzo della Froelich, e ci si muove tra avventura nei ghiacci (la tragica spedizione Scott in Antartide) e depressione, introspezione e tentativo di riscatto. Non facile ma in certi passaggi potente, audace nel coniugare fiction e non fiction, storie vere,  storie immaginarie e storie vissute, polarità tra chi ha affrontato i ghiacci e il mondo e chi  invece è serrata nel proprio piccolissimo universo. 

Giovanni Crotti

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Una storia bipolare” della scrittrice italo-svizzera Benedicta Froelich narra la vicenda di Apsley Cherry-Garrard, membro della spedizione Terra Nova” in Antartide, scelto da Robert Falcon Scott nel 1910 per il ruolo di assistente biologo.  Cherry-Garrard fu lunico superstite di quellimpresa e ciò gli comportò un senso di colpa e una  depressione con conseguente disagio psichico per tutta la vita, fino ad avere un grave attacco di catatonia nella maturità.  Nonostante la storia sia interessante e sia stata buona l'idea del raffronto con Frida, l'io narrante moderno che si sovrappone, ho trovato il romanzo troppo appesantito da descrizioni eccessive che lo rendono troppo poco scorrevole.

Sonia Galli

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Roma 24  "Cavallo Pazzo"
 coordinato da Agostino Letardi

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Il giovane benestante Cherry insperatamente ottiene di far parte della Spedizione Antartica Britannica che porterà il capitano Scott e il suo Polar Party a raggiungere il Polo Sud appena un mese dopo Amundsen. Scott è i quattro compagni che con lui si erano spinti nell’ultima tappa troveranno la morte durante il ritorno alla base a causa di un’organizzazione fallace e di una tempesta imprevista che per diversi giorni consecutivi flagellò lo sparuto gruppo. Cherry, inviato ad intercettare gli esploratori, vivrà nel rimorso di non essere stato all’altezza dei suoi amati compagni, di non essere riuscito a soccorrerli e salvarli e vittima di una sindrome bipolare o depressiva che anni dopo proverà ad affrontare testimoniando la sua impresa nel libro “Il peggior viaggio del mondo”. La stessa malattia soffoca Frida autoreclusasi da dieci anni in casa e che proprio imbattendosi nella storia di Cherry e Scott riuscirà a attizzare una debole fiammella ancora viva in lei.  Storia di esplorazione, coraggio, sconfitta e dolore che soffre a tratti un’eccessiva ridondanza narrativa.

Francesca Varsano

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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