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La Corea di Kim di Stefano Felician Beccari
 Salerno

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Perino “FestivalTrebbia”
coordinato da Irina Turcanu

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Più adatto a uno studio monografico presso una università e meno alla divulgazione generale. Per leggerlo, serve una buona, anzi buonissima, dose di impegno.

Michele Francesconi

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Un saggio che ripercorre in modo dettagliato (molto minuziosa e particolareggiata la prima parte) la storia complessa della penisola coreana. In modo lucido e oggettivo viene fatto un quadro completo e preciso su storia, geopolitica,  armi nucleari, diritti umani e relazioni internazionali di uno dei paesi più oscuri, sconosciuti ed enigmatici del mondo.

Paola Fusco

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Circolo dei lettori del torneo
di Robinson di Terni "Scarabeo c/o Mondadori Point "
coordinato da Gianni Pozzi
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La Corea di Kim di Stefano Felician Beccari, opera edita nel 2020 per Salerno Editrice Roma, vuole essere, così come specificato fin dall’Introduzione dall’Autore, un’analisi ragionata che parte da lontano. Argomento: la penisola coreana, la Repubblica Democratica Popolare di Corea (del Nord) e la Repubblica di Corea (del Sud). Obiettivo: trarre conclusioni e provare a discutere i possibili scenari di una crisi mai risolta dal 1950; una criticità i cui effetti, date le particolari convergenze, o divergenze, geopolitiche, potrebbero dal lontano sudest asiatico propagarsi in tutto il Globo.

Come detto, Beccari parte da lontano, addirittura dalla fase precoloniale: racconta la Corea unita ma recalcitrante della dinastia Joseon, e poi il dominio giapponese, quindi la guerra del 1950-53, primo, grande, conflitto della Guerra Fredda e causa della divisione celebre al 38° parallelo che ancora oggi determina il confine tra i due Stati; un equilibrio sancito da un semplice armistizio tra nazioni formalmente ancora in guerra.

A quest’analisi diacronica, l’Autore fa seguire approfondimenti e considerazioni di natura sincronica, in particolare, facendo riferimento prevalentemente alla Corea del Nord, uno stato ambiguo e sfuggente, impermeabile ai valori e gli usi occidentali: Beccari ne racconta i leader, le contraddizioni: dall’ossessione per il nucleare, arma “più difensiva che offensiva”, al rigido sistema “di caste” che ne regola la società civile (Songbun) fino ai campi di lavoro, il sistema propagandistico, le ripetute violazioni dei diritti umani. Lo fa con uno stile organizzato e scorrevole: la narrazione accattivante e le ricostruzioni puntuali rendono La Corea di Kim un libro attuale e interessante, che apre il sipario su un mondo lontano solo in apparenza.

Alessio Massaccesi