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La gatta, Borges e il fox terrier di Giovanni Mariotti
Franco Maria Ricci

 

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
Carpi 2 "I prof. del Liceo Manfredo Fanti"
coordinato da Chiara Francia
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Due brevi racconti che vedono una gatta e un Fox terrier protagonisti. Si svolgono a Milano dove entrambi vivono, a poche strade di distanza. La gatta, adottata dopo una vita libera sui tetti, si sente orfana di attenzioni dopo l’arrivo del figlio dei suoi padroni. Il nobile cane si sente declassato quando da una famiglia aristocratica si trasferisce in campagna, presso la casa di contadini.  I racconti delle vite dei due animali sono stratagemmi per descrivere gli stati d’animo. Un libro che si legge tutto d’un fiato, rivolto a chi ama gatti e cani.

Chiara Francia

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Questi due deliziosi racconti di Mariotti sono piccoli capolavori di ironia e leggerezza in cui gli animali, apparentemente i protagonisti delle storie, nascondono un lato umano e un senso dell’esistenza che li accomuna a filosofi capricciosi e sicuri delle loro scelte.

La gatta che si lascia adottare dalla coppia che la trova sui tetti, mantiene la sua indipendenza, il suo lieve orgoglio di bestiola che sa quello che vuole, alternando discrete manifestazioni d’affetto a una caparbietà tipicamente felina: è un’anima che si sente abbandonata ma non lo ammette fino in fondo, che teme un nuovo rapporto e una nuova amicizia per paura di una nuova delusione. Si concede a gocce, finge un fiero riserbo per salvarsi dal timore di una sconfitta.

Il fox terrier, che si sente come un nobile decaduto costretto a passare dai lussi aristocratici alla  tranquilla allegria di una casa di campagna, nutre subito un’ antipatia incredibile per il grande scrittore argentino Borges, ospite di Franco Maria Ricci: i due, uomo e cane, sono praticamente costretti a una convivenza che non piace a nessuno dei due. Gli agguati dell’animale, il suo guardare in cagnesco “don Luis” e farlo anche cadere, il suo sentirsi comunque un essere quasi superiore rispetto agli umani fra cui è capitato sono esilaranti. Anche se la malinconia aleggia fra le pagine, nei ricordi sudamericani di Borges, nel suo incedere lento e obnubilato in un presente che sembra sempre più sfuggirgli di mano.

Alessandra Burzacchini

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Volumetto dal linguaggio godibile e di  lettura “veloce”, merita una riflessione a posteriori per godere appieno dell’ironia e capacità immedesimativa che sa generare nel lettore. La gatta, che studia la coppia prima di lasciarsi avvicinare,  ammicca alla volontà di indipendenza che  tutti gli amanti dei felini apprezzano    e di cui subiscono il fascino. Il fox terrier, più psicologo  e capace di riconoscere immediatamente in chi ha di fronte, un atteggiamento sottilmente ostile , incarna la volontà di affermare la propria indipendenza  e assoluta capacità di non lasciarsi intimidire dalla monumentalità di chi  ha di fronte. Entrambi gli animali, protagonisti   del volumetto, rappresentano qualità, espresse con sottile ironia, che riflettono il nostro vissuto quotidiano e per questo ci accompagnano piacevolmente anche dopo la lettura.

Emma Giurlani

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Laura Casalis, moglie dell'editore Franco Maria Ricci, ha curato l'edizione di questo breve romanzo al posto del marito, scomparso nel settembre 2020. Scritto da Giovanni Mariotti, “La gatta, Borges e il foxterrier” racconta la guerra senza quartiere che divampò tra lo scrittore argentino Jorge Luis Borges e il foxterrier della famiglia Ricci, dandy lunatico e capriccioso, cresciuto nel raffinato ambiente dello spettacolo parigino al seguito dell'attrice Li Sellgren. Mr Jones, foxterrier a pelo lungo, si sentì legato per tutta la vita all'elegante gatta che frequentava le mura di casa Ricci, che nelle prime pagine del romanzo viene descritta con grande maestria nel suo comportamento e nelle sue abitudini. Un libro minuscolo ma incantevole, rivolto agli amanti dei cani e dei gatti.

Sara Sacchi

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Una gatta che miagola su un tetto impietosendo una coppia che prova ad adottarla e un presuntuoso e bizzarro fox terrier che si sente defraudato nella casa di campagna in cui è finito dopo aver vissuto in ambienti più nobili sono i protagonisti quasi umani di questi acuti racconti di Mariotti. Le due bestie  non si sono mai incontrate, perché ci sono più di dieci anni fra una storia dall’altra, ma sarebbero state vicine di casa, a Milano, separate soltanto da poche vie.

La gatta è sola, seducente, caparbia come solo i felini sanno esserlo e conquista con la sua forte personalità l’uomo e la donna che la accolgono in casa e che accudiranno anche i suoi cuccioli. Il cane è presuntuoso, sensibile e quasi comico nei suoi tentativi di osteggiare e di far cadere addirittura Jorge Luis Borges, verso il quale prova un’antipatia immediatamente contraccambiata. Le due storie, delicate e a tratti comiche, nascondono risvolti filosofici da cercare fra le righe, soprattutto quando l’ironia sembra prendere il sopravvento per mascherare la commozione o quando ci si rende conto che il confine fra animali e umani è solo apparente e si perde per qualche istante il filo invisibile che li separa.

Alda Barbi

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Sono due racconti dedicati al rapporto tra uomini e animali, in particolare i principali animali domestici, il felis catus e il canis lupus familiaris.

Nel primo racconto, una gatta, proveniente da una "esperienza di emarginazione da neonato", abbandona una coppia per avvicinarsi gradualmente ad un'altra coppia, i coniugi Mariotti. Oltrepassando i margini, parola che l'autore ritiene molto presente nella sua vita a tal punto da rintracciarla in un calembour coinvolgente i suoi nome e cognome, la gatta, da semplice usufruttuaria dell'abitazione dei Mariotti, passa al ruolo di dominus, simbolicamente rappresentato dalla "posizione panoramica" spesso occupata tra gli scaffali dei libri. Ma la gatta sostituisce i coniugi non solo fisicamente: s'impossessa della parola, facoltà che dovrebbe essere biologicamente riservata all'uomo.

Nel secondo racconto è un cane, Mr Jones, il protagonista. Esperto di Buone Maniere, perché cresciuto come un solitario aristocratico, e consapevole dell'esistenza de el otro, popolano, del quale ne fiuta ancora l'odore, avendo vissuto per un certo periodo in campagna, arriva addirittura a disturbare Borges. Questa temerarietà, questo desiderio spinoziano di "persistere nel proprio essere" lo porteranno ad assurgere allo status di individuo, unico ed irripetibile, contraddicendo l'avvedutezza di Schopenhauer.

Antonio Di Maggio

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Libro breve, ma non per questo meno interessante. Il testo si suddivide in due racconti, entrambi con un animale domestico come protagonista. Nel primo, viene descritta la storia di una gatta, che sentendosi trascurata dai suoi padroni, decide di abbandonarli e di avvicinarsi ai coniugi Mariotti. L’avvicinamento guardingo della gatta alla famiglia, la nascita e il consolidarsi del rapporto con la signora Mariotti sono descritti abilmente tanto da creare una vera empatia del lettore con l’animale. Nel secondo racconto, invece, viene narrata la storia di un nobile foxterrier e del suo turbinoso rapporto con lo scrittore Borges. Anche in questo caso è facile appassionarsi alle vicende dell’animale, nato nobile, poi decaduto ed infine rinato e del suo lato ferito della psiche che si manifesta nel suo comportamento a tratti comico e a tratti drammatico con lo scrittore cieco. Un libro da leggere tutto d’un fiato e che riesce a coinvolgerti facendoti sorridere ed emozionare sin dalle prime righe.

Luca Coppi

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Un piccolo e raffinato libro sugli animali: animali amati che vivono in case piene di libri, come la gatta del primo racconto, e animali che a loro volta amano, anzi odiano, come il fox terrier, che, nel secondo testo, prende di mira, senza alcun ritegno, nientemeno che il premio Nobel Jorge Luis Borges. Più che di narrazioni si tratta di ricordi, o forse di meditazioni filosofiche, poiché la vita degli animali con il suo incanto e la sua indecifrabilità interroga e mette in crisi anche chi - come gli scrittori, intellettuali, filosofi che, sullo sfondo, popolano queste pagine - dovrebbe avere un certo allenamento all'indagine dei misteri del mondo.

Anna Chella

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Il libro di Giovanni Mariotti è composto da due brevi, deliziosi e delicati racconti che, costeggiando con rara intelligenza i dirupi della vita quotidiana, hanno come protagonisti una saggia e riflessiva gatta e un dispettosamente perfido fox terrier.

Nel primo la scelta meditata compiuta da una gatta, desiderosa di avere i coniugi Mariotti come suoi referenti umani, e la sua cautela nell’avvicinarsi ai futuri compagni di vita hanno la stessa ponderatezza ed eleganza dell’autore che soppesa le parole e percorre con grazia le frasi che lo avvicinano al linguaggio e al carattere dell’amica non umana.

Il secondo tratta di letteratura e filosofia, riportando un episodio reale capitato a Borges quando fu ospitato nel 1983 da Franco Maria Ricci: tra il poeta cieco e il cane di casa, il fox terrier a pelo ruvido Mr Jones, nacque subito un’antipatia reciproca di cui l’autore indaga ogni possibile livello, rivelandosi essa principalmente una questione attinente alla specie e alla posizione sociale. In questo pezzo di bravura, a tratti veramente esilarante, Mariotti riesce a calzare le scarpe del non vedente e a caracollare con lui per la pericolosa casa sconosciuta, così come a mettersi “nelle zampe” del pestifero cane, di cui con sensibilità ricostruisce non tanto il pedigree quanto la vera vita e dunque le reali ragioni di un’ostilità.

La gatta, Borges e il fox terrier è un’opera minima, raffinata, amabile, un po’ stravagante, che incanterà:  la letteratura non è forse il modo più nobile di dare espressione a chi non può parlare o di raccontare le cose che fatichiamo a dire?

 Donatella Amadei

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La presentazione del libro e la copertina danno un’immagine falsata di quello che sarà il racconto. Ti immagini, ti pregusti la storia di questi due animali, la gatta e il fox terrier, poi ti trovi con un racconto in cui cane e gatta non sono tanto i protagonisti, ma quasi uno stratagemma per raccontare degli stati d’animo, delle situazioni. Il racconto è comunque gradevole, dà un piccolo spaccato sulla vita di personaggi conosciuti tra cui Jorge Borges e di vita mondana.

Raffaela Cardo

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Sana o malsana diffidenza, sanissima voglia di legami e di relazioni. Sono gli opposti, oppure sono due facce della stessa medaglia?

Di certo sono le polarità che segnano e accomunano i due racconti del libro di Mariotti, i due stati d’animo che come cane e gatto sembrano confliggere e attrarsi al contempo, due sentimenti che, associati a un gatto e a un cane, diventano i protagonisti di questo libro.

Il gatto indipendente e re incontrastato dei tetti cede mano a mano quote di libertà in cambio di un affetto, di un calore che altrimenti faticherebbe a trovare. Mentre il gatto cerca casa, il cane, nel secondo racconto, della casa non si accontenta, tenta di marcare il territorio, non accetta favoritismi per sé, per la moglie e i figli. Poi litiga nientemeno che con Luis Borges, il grandissimo scrittore. Mariotti esplora attraverso questa trasposizione, felina e canina al contempo,  dei tipi umani.

Chiara Carnelli

 

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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