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La repubblica dei sondaggi di Alessandra Paola Ghisleri
Piemme

 

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Liberi lettori
di Robinson

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Questo libro si propone di mostrare come, attraverso i sondaggi, sia possibile analizzare la società con lente di ingrandimento, decodificandola e traducendola.

Per gli amanti della storia della politica e delle campagne elettorali, può risultare una lettura interessante, con una narrazione fluida, che snocciola dati e numeri, fornendo la cronistoria degli ultimi 20 anni della politica italiana, partendo dalla lunga collaborazione con Berlusconi, alla vittoria del centrosinistra nel 2006, dall’emergere del movimento 5 stelle e dei V-Day, all’espansione territoriale del fenomeno Lega oltre i confini della Padania, dall’esperimento di governo del 2018 tra lega e m5s quale momento di massima espressione di populismo e sovranismo, per giungere fino al governo Conte e alla piattaforma Rousseau.

Questa narrazione avviene appunto attraverso l’analisi dei sondaggi e all’evoluzione degli stessi grazie al fenomeno web e social.

Particolare focus viene dato ai sondaggi politici e all’evoluzione del “marketing” e del “packaging” del partito o del politico di turno: dal valore dell’immagine come strategia comunicativa agli slogan e alla scelta di tematiche nevralgiche legate all’attualità e ai temi caldi del momento (lavoro, futuro e donne, gestione della pandemia).

La conclusione di questo saggio attenziona, infine, la nascita di una neo lingua e la perdita di credibilità della politica, dimostrata attraverso l’elencazione delle parole a cui i cittadini non credono più: responsabilità, mai, equità, fedeltà al patto con l’elettorato.

In realtà, dal titolo mi sarei aspettata un excursus della storia politica italiana, ma, per stessa ammissione dell’autrice nel capitolo finale, scrivere questo volume le ha permesso di ripercorrere alcune fasi importanti della sua esperienza professionale.

Ho trovato interessante il format degli “universi conquistabili” ideato per far riacquisire fette di elettorato perse, attraverso l’individuazione di categorie e luoghi per veicolare i messaggi.

Si sarebbe invece potuto approfondire l’impatto sull’opinione pubblica (e di conseguenza sulla scena politica) del caso Eluana Englaro e del testamento biologico, che invece sono stati appena accennati. L’ho trovata una possibilità mancata!

In generale il libro si fa leggere, ma sarebbe potuto essere sviluppato diversamente e in meno pagine.

Giovanna Francaviglia

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Da un ventennio a questa parte, a braccetto con la politica troviamo il probabilistico mondo dei sondaggi. Che peso hanno le statistiche in campagna elettorale e, più in generale, sulle manovre di partito? Ripercorrendo le tappe salienti della Repubblica Italiana più vicina ai giorni nostri, l'autrice cerca di illustrare ai lettori il ponte di connessione tra queste due scienze. Incorrendo troppo spesso nell'autocelebrazione del proprio vissuto lavorativo, viene tuttavia a cadere un criterio, altresì fondamentale, nella stesura di un saggio: l'oggettività.

Anna Castiello

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Titolo fuorviante per un libro che invece di raccontare l'Italia attraverso gli italiani ha come unico scopo la celebrazione dell'autore. Raccolta di aneddoti autoreferenziali. spocchioso, urticante, inutile.

Ilaria Corsalini

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Mi sembra riduttivo raccontare uno spaccato dell'Italia attraverso le campagne elettorali e gli espedienti usati per creare consenso da parte dei singoli politici. Avrei preferito sapere come nascono i sondaggi elettorali, il momento della decisione dell'argomento del sondaggio, come scegliere quali domande porre e a quante persone, l'influenza che i risultati possono avere riguardo alla campagna elettorale. Una visione più esterna e meno autoreferenziale.

Giada Caparrotta

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Scrittura chiara e semplice, nonostante si parli di numeri e di politica. Comprensibile anche per chi non mastica né di sondaggi né di politica.

In realtà anche troppo scorrevole senza grandi scossoni e con qualche punta di faziosità. Nonostante ciò permette al lettore un’ottima acquisizione di nozioni ed un’infarinatura generale su un bel pezzo di storia politica italiana.

Libro in realtà mi è piaciuto ma non posso dire che mi lasci nient’altro che un excursus generale sui fatti avvenuti nella politica italiana.

Maria Teresa Starace

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La storia d'Italia dal 2000 ad oggi, descritta in maniera semplice e diretta attraverso i numeri, i sondaggi ed i retroscena politici.

Si racconta delle opinioni della gente, dei tormentoni politici, delle scelte giuste o sbagliate che hanno condizionano la politica italiana all'epoca del passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica fino ai giorni nostri.

Dal suo punto di vista molto originale l'autrice, ci fa intendere come è necessario da parte della classe politica analizzare ed interpretare la realtà attraverso i sentimenti e le percezioni degli elettori.

È fondamentale per chi vuole governare coinvolgere, comprendere ed ascoltare il cittadino e, uno degli strumenti più utilizzati ed efficaci per farlo è servirsi delle analisi dei risultati dei sondaggi.

Il cittadino vuole delle risposte alle sue esigenze ed è così che un bravo politico potrà costruire le sue basi per una carriera di successo; ascoltando e considerando le idee dell'elettore.

Questo libro grazie alla carrellata sui maggiori esponenti politici italiani e dei loro "sali scendi”, fa luce anche sui bisogni degli italiani, le preoccupazioni e le incertezze degli ultimi anni.

Maddalena Antonucci

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"la Repubblica dei sondaggi" mi ha permesso di seguire un retroscena di un momento storicamente importante del paese. Ho amato seguire il suo punto di vista sulle vicende. Non riesco ad amare il suo stile narrativo.

Benito Martino

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Il libro parte da molto lontano come una biografia/saggio sulla politica degli ultimi 20 anni, l’autrice narra il suo percorso intrecciandolo a quello degli eventi politici e a quello che ha riguardato direttamente la sua vita, cioè l’interpretazione dei sondaggi. Grazie a questo libro ho capito che questo mestiere che sembra così semplice, nasconde in realtà molteplici facce e interpretazioni spesso difficili o che poco hanno a che fare con quello che sembra il filo principale degli eventi. Narrazione a tratti fin troppo semplificata ma che comunque si fa seguire nel suo percorso di analisi.

Fabiola De Luca

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Ho trovato davvero interessante l’analisi proposta dall’autrice, non sono una cultrice di politica ma ha analizzato lucidamente la tendenza alla periodicità di questo paese, la ciclica ripetizione delle necessità e degli eventi in cui le vecchie soluzioni si mascherano da nuove, cambiando solo in superficie.

Fabiola Catalano

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"Repubblica dei sondaggi” libro interessante ma da leggere con attenzione e concentrazione soprattutto se si è interessati a conoscere l'ignoto mondo della politica. Molto dettagliato tanto da non lasciare spazio all'immaginazione, un controsenso visto che si tratta di numeri.

Elena Carlesi

 

 

 

 

 

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson 
di Palmanova "LiberMente"
coordinato da Maria Renata Sasso

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Innanzi tutto voglio dire che il genere saggistica divulgativa non fa parte abitualmente delle mie scelte di lettura. Fatta questa premessa ho poco da aggiungere riguardo ai due libri che mi sono toccati in sorte se non che la mia preferenza (che necessariamente ho dovuto assegnare) è andata al testo meno impegnativo da leggere. Questo è stato l’unico criterio che sono riuscita a trovare, in quanto entrambi i “saggi” non solo non hanno destato il mio interesse, ma sono anche stati faticosi da portare a termine, soprattutto “Bugiardi senza gloria”. Quest’ultimo pesante nei contenuti e nella forma, oltre che troppo lungo. La Repubblica dei Sondaggi non è migliore, ma almeno è più breve e perciò l’ho scelto.

Emilia De Santis

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson 
di "Biblioteca di Pioltello"
coordinato da Fiorenza Pistocchi e Sara Ballis

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La Storia politica italiana dal ‘94 fino al movimento delle sardine, raccontata dalla prospettiva di chi cerca “di conoscere il pensiero delle persone…”.

Sondaggi che ascoltano il Paese, spesso alla base delle scelte comunicative di chi li commissiona, ed influenzano il modo di fare politica.

Percentuali che evidenziano come ad es. sia cambiato negli anni il rapporto tra la politica e l’elettore ad oggi sempre più smarrito, (significativo il dato del 2019 che indica al 6% la fiducia degli italiani nella classe politica), il rapporto tra voto e opportunità, la mobilità del voto, la richiesta di “recuperare i valori di coerenza, affidabilità, competenza per ridare fiducia nel futuro”.

 Interessante, tra gli altri, il capitolo dedicato al linguaggio usato in politica, con alcune parole come “mai, responsabilità” che hanno perso significato, mentre “forse, salvo intese” hanno acquisito valore.

 Numeri che non annoiano, anzi l’analisi è fluida e coinvolgente e da elettori dovremmo avere memoria storica al momento del voto.

Giuseppe Maltese

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Parma "Voglia di leggere Ines Martorano"
coordinato da Pietro Curzio

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In questo saggio Alessandra Paola Ghisleri ripercorre gli ultimi vent’anni di storia politica italiana visti dagli occhi di una sondaggista che li ha vissuti dall’interno. Il libro ha una prosa molto scorrevole ma, a mio avviso, è imbarazzante dal punto di vista dei contenuti. Dall’inizio alla fine c’è un continuo e piuttosto fastidioso tentativo di riabilitare la figura politica di Berlusconi (ai tempi anche datore di lavoro dell’autrice) che viene elogiato per praticamente tutto quello che ha fatto. Altro aspetto del libro che trovo aberrante è la riduzione della politica a mero compiacimento dell’opinione pubblica. Non contano gli ideali, non conta nulla di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, conta solo aumentare la propria popolarità e il proprio gradimento. So benissimo che la politica, almeno quella contemporanea, è fatta principalmente di questo, ma trovo inqualificabile non solo non venga condannato ma anzi esaltato all’interno di un libro

Luca Palamidesi

 

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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