< Libri e lettori

Metabola di Paolo Gueli
Castelvecchi

***
Circolo dei lettori del torneo di Robinson
"Biblioteca di Rocca Priora"
coordinato da Silvia Fanfarillo
***

La malattia al centro delle riflessioni in prima persona di un soggetto autistico, sul mondo la vita e la politica dei nostri tempi, senza una struttura portante e con troppi contenuti.

Lietta Cuomo

***

Breve ma intenso viaggio nel mondo dell'autismo, raccontato in forma simile ad un diario dal quarantenne Aldo, affetto da una particolare forma di questa malattia.

Le vicende personali di Aldo, i suoi pensieri profondi, i suoi rapporti con le donne più importanti della sua vita, fanno emergere una visione particolare dell'autismo, trattato in questo libro da una prospettiva diversa dal solito... "Sarò timido, goffo, sgraziato, inetto, senza tatto, sempre con il bisogno di un’attenzione maggiore da parte della persona che mi si rivolge e mi parla... Di fronte a una donna mi faccio uomo, però, quello che i soliti noti dicono normale... La donna è Dea, capace di annullare il male, mutarti, farti a sua immagine e somiglianza"

Attraverso il racconto, ambientato in Sicilia, Aldo fa entrare il lettore nella sua mente caotica, svelandone aspetti sconosciuti e lo coinvolge in una serie di considerazioni molto profonde su svariati temi: religione, filosofia, politica, emarginazione, solitudine, pregiudizi... Ne scaturisce un libro particolare, breve ma molto profondo, ricchissimo di spunti di riflessione e di interessanti citazioni letterarie. Personalmente, ho trovato particolarmente interessante il capitolo sui sogni, dove emerge un singolare parallelismo tra i suoi sogni e quelli descritti nei libri "I miei sogni sono come certi pensieri, confusi e senza ordine logico. Fatti da un io narrante, mai in prima persona. Non faccio i sogni degli altri, ma so che, se non sono di questo genere, non possono essere di questo mondo. Del mio, comunque."

Giuseppina Salvatore

***

La lettura di metabola è stata per me un'avventura un po' particolare. Onestamente le prime pagine mi hanno confuso molto perché mi sembrava di non capire dove volesse arrivare l'autore. Vengono affrontati svariati temi all'interno e questo ha secondo me creato troppo caos, soprattutto dato l'utilizzo della narrazione a diario che fa apparire tutto un po' sconnesso. In realtà questo effetto potrebbe essere voluto per rappresentare al meglio l'autismo del protagonista. Nonostante lo strano effetto che mi ha lasciato, lo stile di scrittura è stato comunque coinvolgente.

Clarissa De Silli

***
Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Rocca Sinibalda “Quelli che amano Rocca Sinibalda”
coordinato da Mirella Letizia
***

Ho letto questo libro con un coinvolgimento via via più crescente apprezzando sia la scrittura sia la storia, in cui l'autore esprime le sue idee e opinioni su vari argomenti (e da me spesso condivise!) e soprattutto la difficoltà e la sofferenza del vivere proprie di chi ha una sensibilità estrema di cui l'autismo è forse una metafora.

Paola Guadagnoli

***

Idea nuova sintetizzata nel titolo del libro che tenta di esprimere l'esperienza di una disabilità di cui si conosce molto poco. Ben fatte (anche se si sarebbe voluto sapere di più ) sia la triste storia dell'amico Alberto che le esperienze amorose.

Ivana Carbonara

***

Esercizio di stile, scritto benissimo; la cultura umanistica dell'autore fa gioco alla sensibilità e all' intelletto del protagonista affetto da autismo.

Andando avanti si affievolisce sempre di più la speranza e l'ineluttabilità della condizione si fa strada fino all'epilogo. Ho scelto questo testo per la complessità dello scritto più che per la piacevolezza della lettura; ho trovato la storia odiosa.

Sandra Talanti