< Libri e lettori

Non c’è tempo per essere tristi di Lucie Fertz e Emanuele Usai
De Agostini

 

***
Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Triuggio "Canonica"
coordinato da Carlo Riva     
***

La storia di una intera vita con tanti problemi e grandi dolori ma attraversata dall’amore e dalla passione che Licia ha saputo coltivare e di cui si è circondata.

Quando Licia lascia Triste per Viterbo la famiglia la segue, la seguono i vecchi amici che si uniscono ai nuovi amici. Nessuno nel lungo percorso della sua vita si perde per strada. Alla fine del libro, con Licia quasi 90enne, ritroviamo nomi di persone di lei 15enne. E tanti altri nomi si sono aggiunti. Una casa sempre aperta come il suo cuore.

La morte della figlia, sicuramente il dolore più grande, non l’abbatte. C’è Emanuele, il nipote a cui pensare, da crescere, da amare e far diventare uomo. E ci riesce molto bene. Quando Licia resta senza Aldo, suo compagno per più di sessant’anni, Emanuele la ripaga dello stesso amore, le resta vicino e le restituisce il sorriso e la gioia di continuare a vivere. Un libro ottimista, ironico e molto positivo. Una positività che ad un certo punto del racconto sembra eccessiva, quasi ostentata. A fine libro si comprende che la positività del libro è di oggi, di come Licia sta vivendo il presente: Non c’è tempo per essere tristi.

Chiara Frigerio

***

Com’è difficile vedere il bicchiere mezzo pieno e godere della bellezza dell’acqua mentre la cattiveria dell’uomo ti distrugge il corpo e ti ruba l’anima.

Licia è una donna coraggiosa e determinata, capace di regalare ai suoi cari speranza e fiducia anche negli attimi più tristi della vita. Lo scrittore nonché nipote di Licia, ha sperimentato in prima persona questa grande generosità, l’amore che non vuole nulla in cambio e lo racconta in modo naturale senza enfasi.

Francesca Maffoni

***

Presentato come un saggio, letto come un romanzo. Mi ha catturato. Causa forse lo stile da saga familiare, del racconto che copre l’arco di una vita che, se ben fatto (e in questo caso per me lo è), personalmente mi piace. Ho seguito più la storia, che i consigli riportati qua e là modello maglietta o frase da social (seppure i contenuti siano validi, ammetto). Con le debite proporzioni mi ha ricordato “l’amica geniale”, l’ho letto, a tratti ingurgitato. Mi è piaciuto davvero. Che poi sia da considerare un saggio, parliamone.

Andrea Marchetti

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
L'iniziativa è riservata agli utenti maggiorenni. Questo sito non usa cookies.
Dubbi, problemi: torneoletterariodirobinson@giorgiodellarti.com
Vedi anche Il Blog di Giorgio Dell'Arti su Repubblica.it