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Odio di Daniele Rielli

Mondadori

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
“I mercoledì del libro”
coordinato da Leda Ruggiero

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Marco de Sanctis, il protagonista del romanzo è un uomo del nostro tempo, uno di quelli che potresti incontrare ad una festa organizzata da Fabrizio Corona, per intenderci.

Da ragazzo studia a Bologna, dove condivide l'appartamento con due giovani che, come lui, sognano di sistemarsi nell' ambito universitario. La vita goliardica, fatta oltre che di interminabili discussioni filosofiche (gli amici di Marco sono intellettuali come lui) è arricchita da bevute colossali, "scopate" da ricci e naturalmente droga.

Dopo la laurea in Scienze Filosofiche, Marco si rende conto che la filosofia non gli non gli consentirà di affrancarsi dai suoi genitori e che il futuro è nelle nuove tecnologie. "INTERNET", che però lui vede come un pericolo incombente.

Immagina scenari futuri catastrofici e firmandosi "Distopia" inizia un blog in cui sarcasticamente mette in ridicolo i grandi del web." Le confessioni di Steve Jobs" e "Le lettere d'amore ad un calcolatore di nome Lisa" da parte di Steve Wozniak, il quale malato di prosopagnosia, non riconosce i volti delle persone. Il blog riscuote un discreto successo e Marco capisce che più l'attacco personale è acuto, imperioso, diabolico, più crescono i like. Una scoperta che si paleserà in tutta la sua perfidia anni dopo. Internet si trasformava in un'arena dove l'odio era la moneta forte.

Altro personaggio del romanzo è Il Mastro, il quale legge il blog di Marco, si diverte e lo convoca nel suo lussuosissimo appartamento a Milano. Ha visto nel ragazzo le sue enormi potenzialità. Il Mastro è un finanziatore di startup, un CV,, come si dice in gergo .Già ricco di famiglia, si è formato nella Silicon Valley -Conosce bene tutti quelli che contano nella finanza e in politica. Le sue attività gli consentono di superare in ricchezza il vecchio padre. Dopo aver introdotto Marco nella Roma che conta gli propone di scrivere al posto suo perché lui non sa farlo e soprattutto non ha tempo.

Gli presta il suo appartamento a Trastevere e Marco si adatta facilmente alla vita lussuosa che gli permettono quelle amicizie. Il dilemma gli si presenta presto quando, nonostante il disprezzo che sente di provare per la gente che frequenta (gli mancano i discorsi intellettuali con i compagni di Bologna), sa già che non sarà per niente facile tornare alla vita di prima. A mo' di alibi si convince che quelli che un tempo considerava "nemici" possano avere dalla loro parte qualche oscura ragione.

E qui si sente come Faust che cede al diavolo.

L'invenzione di “Before”, una startup il cui nome è tutta una premessa, gli permette di entrare definitivamente nel mondo dei paperoni del web.

Il denaro arriva copioso e senza sforzo.

E Marco che in fondo un po' narcisista già lo era, continua insieme all' ascesa sociale a far uso di un egoismo che gli preclude il possesso di quel minimo di sensibilità e amore per il prossimo che gli consentirebbe, forse, di provare un qualche sentimento per almeno una delle innumerevoli donne che con molta nonchalance usa e getta.

Il romanzo è denso di riflessioni colte e riferimenti ai filosofi classici.

La storia scorre tra flashback e ritorni al presente, colpi di scena ed interminabili soliloqui che in alcuni punti lo rendono un po' pesante.

Complessivamente è una buona lettura, se si è disposti a cercare di colmare lacune che la maggior parte delle persone che lavorano per vivere hanno, ma che sono conosciutissime dai ricchi annoiati che trascorrono le loro notti in orgiastiche feste, dove sesso e droga la fanno da padroni. Romanzo distopico? Saggio travestito da romanzo?

Fantapolitica?

E' un misto di tutto ciò. Molto probabilmente frutto di grandi ricerche e di un uso smodato proprio della tecnologia che descrive così bene

Annamaria Capone

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Daniele Rielli descrive in “Odio” l’uomo del nostro tempo e la facilità brutale della condivisione di un pestaggio mediatico.

L’antieroe è il giovane Marco De Santis, che trascina una vecchia storia di colpevolezza in omicidio poi risolta.

Il suo mentore è Giovanni Taddeo, detto il Mastro, che prova a dare una mano ad alcune start up italiane.

Nasce “Before”, azienda di Big Date che utilizza l’intelligenza artificiale per predire i comportamenti delle persone.

L’odio scorre potente nelle vene della rete, invidia e rancore alimentano il pubblico che sfoga le sue frustrazioni sul capro espiatorio di turno.

Questo meccanismo proiettivo sembrerebbe l’unica ancora di salvezza per l’individuo, il gruppo e la società tutta affetta da rabbia rivalitaria la cui gestione non è semplice.

Lucidità ed effervescenza di pensiero sono riversate da Rielli in un romanzo dal ritmo incalzante, con dinamiche da thriller: un piccolo miracolo in molte pagine.

Graziella Iannuzzi

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