Palpebre di Domenico Massaro
Fefè
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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Ciampino "Gli equilibristi del giovedì"
coordinato da Alessandro Staccone
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Le palpebre: il sipario che divide gli occhi dal mondo. Un viaggio lungo il confine tra visibile e invisibile, opera ibrida che si muove tra la filosofia, la poesia e l’introspezione.
Certamente originale la riflessione di Domenico Massaro sui movimenti e sulle posizioni delle “porte scorrevoli, aperte, semi-aperte e serrate”, a raffigurare la diversa intensità dello sguardo che rivolgiamo al mondo che ci circonda.
Molto diversi tra loro, questa volta la lettura dei testi in gara è stata piacevole e ricca di spunti per letture successive. Ma se il gioco è ad esclusione, tocca buttar giù dalla torre il povero Massaro e chiudersi in libreria per seguire qualche suggerimento di Calasso.
Barbara Porretta
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Partendo da un prurito avuto negli occhi il professore Umberto fa un'analisi filosofico, fisico, esistenziale di quando le palpebre sono aperte, chiuse e semichiuse citando Omero, Kant, Platone, Aristotele ed altri il tutto accompagnato da strofe di Roberta Kali
Marcella Terribile
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"Palpebre", con tutta la buona volontà, non si capisce cosa voglia trasmetterti. L'impressione è che non lo sappia nemmeno lo scrittore purtroppo. L'unica cosa apprezzabile e interessante è la ricerca sulle icone. Un po' poco direi
Candida De Marzi
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Circolo
dei lettori del torneo di Robinson
di Brindisi "Insieme per leggere"
coordinato da Francesca Intaglietta
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Nelle palpebre l'autore prova a dissimulare la dissertazione enciclopedica ma il testo non ..spicca mai il volo
Sergio Giovanni Quartarella