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Pazzo per l’opera di Alberto Mattioli
Garzanti

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Rapallo "Amici del libro"
coordinato da Mariabianca Barberis

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Se siete dei melomani non troverete di certo interessante questo saggio. I trascorsi meneghini della Callas o le infedeli regie di Zeffirelli sono ormai parte della storia.

Se invece volete avvicinarvi al mondo dell’opera lirica, questo non è il manuale ideale. Snocciola una serie di dati e nomi, opere e festival che affiorano nei ricordi dell’autore e testimoniano il suo amore per l’opera, ma non suscitano alcuna emozione. Meglio glissare sul LESSICO FAMIGLIARE del “piccolo mondo antico” del Primo Intervallo e sorvolare sull’Atto Secondo DI CANTANTI E ALTRE CALAMITÀ, un elenco di nomi ai più sconosciuti di cantanti di ieri e di oggi. Pare quindi un saggio di elenchi, che non approfondisce temi, ma classifica spettacoli e voci che nessuno vedrà o sentirà mai, come nei CENTO SPETTACOLI AMATI liquidati in cinque righe di commento, come dei “like” dei social. Forse il saggio comincia ad ingranare a pagina 130, con i CORSI E RICORSI, dove la dissertazione diviene più ampia, con riferimenti letterari e culturali più appetibili ad un pubblico profano. Finalmente gli ultimi tre capitoli affrontano temi interessanti come la crisi dell’opera lirica, apre un dibattito tra spettacoli “live” e registrati e trasmessi in televisione e illustra i maggiori festival di opera lirica in Italia di oggi. Una nota positiva è l’indice scandito in cinque atti e relativi intervalli, come in una vera opera.                                                                                                                           

Anna Ferranti

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Io non sono una grande intenditrice di opera lirica, anche se quelle che ho visto all’Arena o al teatro dei Filodrammatici di Verona mi sono piaciute. Ricordo anche La cavalleria rusticana vista alla televisione in bianco e nero, da ragazzina e che fu una scoperta per me. Questo libro è sicuramente per intenditori, perché descrive con dovizia di particolari il mondo della lirica, tanto che pare di vederlo.

Tante opere non le avevo neppure sentite nominare, ma la stimolante lettura di questo libro mi ha talmente interessato, da farmi venire la voglia di vederne ed ascoltarne altre.

Oltre alla descrizione di tutto questo mondo ed alla narrazione di gustosi aneddoti, c’è naturalmente anche la critica, dettagliata e circostanziata, di cui l’autore si assume la responsabilità. Inoltre, e non è l’ultimo motivo per cui questo libro mi è piaciuto, lo stile dell’autore colto e profondo conoscitore del tema trattato, gli permette di essere divertente e ironico, tanto da rendere la lettura non soltanto piacevole, ma anche stimolante, facendomi pensare di aver voglia di leggere qualche altro libro di questo autore.

Anna Pesaresi

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Il libro racconta l'amore sfrenato dell'autore per l'Opera, rivolgendosi non solo agli amanti del genere, ma tutti quanti vogliano immergersi nel mondo affascinante del melodramma che ,con una forte carica emozionale, attraverso la musica, le scene, le passioni parla al cuore degli spettatori. L'autore , pazzo per l'Opera, ci conduce attraverso i teatri, le voci dei cantanti, gli autori illustri con una narrazione divertente, una scrittura colta ed ironica.

Piacevole ed istruttiva lettura.                                                                                                        

Maria Luisa Bertolotti

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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