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Riprendiamoci lo Stato di Tito e Sergio Boeri e Rizzo

Feltrinelli

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson

di Lodi "Libreria Sommaruga"

coordinato da Michela Sfondrini

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Di solito la saggistica è per appassionati di un determinato argomento e magari neanche di facile fruizione, questo libro, invece, ha la particolarità di saper interpretare ed esporre in modo efficace le problematicità che il cittadino vive a causa della corrosione degli apparati statali che la pandemia ha fatto emergere in modo ancora più evidente.

Annalisa Roncari

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Anche qui, il libro offre molteplici spunti di riflessione a partire dalla lezione fornitaci dalla pandemia che non si dovrebbe sprecare: usare il tempo di pausa imposto per aggiustare quello che non va. Partendo da un'analisi dell'ex presidente Inps Boeri su una delle più importanti macchine dello Stato, ecco che emergono tutte le falle di un sistema che invece di semplificare la vita ai cittadini la complica e la rallenta sempre più. Le cause sono molteplici ed essenzialmente umane, ma volendo anche le soluzioni sono possibili, basterebbero piccoli interventi ma decisivi, per cambiare le cose, ripristinare la fiducia dei cittadini, far ripartire la macchina in modo più efficace ed efficiente, per apprendere insomma come sbloccare un meccanismo inceppato e migliorare la qualità della vita di tutti.

Paola Granata

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La burocrazia è una delle tante cause che rallenta il nostro paese, sia per le procedure, sia per il personale che spesso non è adatto al ruolo che svolge. Il libro è un saggio che illustra i punti su cui bisognerebbe lavorare per non sprecare tutto ciò che abbiamo imparato dalla pandemia di Covid-19. Molto chiaro, lucido, compiuto, e proprio per questo è adatto a persone di tutte le età e grado di istruzione.

Annarita Noschese

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Non sono amante della saggistica, ma questo libro permette di avere una visione a 360 gradi sull'Italia attuale soprattutto dal punto di vista delle amministrazioni pubbliche. Una descrizione, una critica e una speranza con le proposte finali descritte.

Federica Teruggi

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Il saggio di Tito Boeri e Sergio Rizzo è l’ennesima conferma che il paese in cui viviamo vive in un eterno loop da cui non riesce ad uscire. Anche chi sta al vertice di alcuni istituti come l’INPS per Boeri può far poco o nulla per cambiare la situazione. Il libro non fa altro che descrivere con dovizia l’inceppamento dell’ingranaggio e non fa altro che dimostrare che il problema atavico, insito nella nostra cultura di burocrati e accentuato da politici, clientelismo e legiferazione senza freno e sempre più inutile.
Un libro interessante senza dubbio e deprimente allo stesso tempo.

Francesco Lupo

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Interessante saggio sui mali cronici dell’Italia accentuati dall’inefficienza della macchina pubblica e dal peso della burocrazia.  Immagine impietosa di un paese che arranca e che deve trovare la quadra per non affondare in un mondo globalizzato dove i problemi sono stati accentuati dalla pandemia.

Chiara Busato

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Non è un testo per tutti i lettori. Si tratta di un saggio specialistico per dirigenti della Pubblica Amministrazione e per uomini politici capaci di accogliere i consigli di chi ha esperienza nel settore e ci ha pensato a lungo, trovando soluzioni concrete ai problemi annosi della nostra complessa macchina burocratica.

Laura Gelmini

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Libro denuncia che tocca, in chiave giornalistica, una varietà di temi, dalla sanità alla burocrazia, arrivando anche ad abbozzare qualche soluzione al malcostume dilagante.

Interessante, senza dubbio, ma troppo “oggettivo” e poco coinvolgente.

Fiorelsa Iezzi

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Un lungo saggio, scritto da “addetti ai lavori” e che di costoro porta inevitabilmente lo stile. Un’analisi accurata, tecnica e, a tratti, spietata, che può coinvolgere e interessare o, viceversa, deludere se il lettore si aspetta o desidera trovarvi ‘l’animo dell’uomo’, l’intimità di una riflessione, il riflesso di un moto dell’animo.

Un’opera lucida, sicuramente competente, chiara; ma, in fondo, arida e anonima che, al di là del dato e dell’informazione, non tocca alcuna corda interiore. Un’opera di cui, se senza dubbio vi è la necessità, sicuramente non si sente la nostalgia, una volta che, letta l’ultima pagina, lo si chiude e lo si ripone. Forse, per sempre.

Luisanna Iezzi

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Mi spiace, non ho molto da dire… mi sono fermata a pagina 50: non ce la faccio proprio… con tutta la stima che ho per i due autori, era proprio necessario un altro di questi noiosissimi libri?

Daniela Luppi

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Confesso di non essere riuscita a terminarlo data la pesantezza dell’argomento, la quantità dei riferimenti a personaggi, Enti, Istituzioni così lontani dal mio bagaglio di esperienze e conoscenze e dalla mia forma mentis da non riuscire a raccapezzarmi. Inoltre, la trattazione di un paio di ambiti alla mia portata, in quanto attinenti al mio lavoro o accaduti nel territorio in cui vivo, contenevano affermazioni non sufficientemente verificate.

Maddalena Biancardi

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L'argomento del saggio è la poli burocrazia, ovvero l'intreccio fra la politica e l'amministrazione, che rende impossibile alla "macchina" statale di funzionare bene. Da un lato i burocrati incompetenti e politicizzati, dall'altro i politici non all'altezza, sono colpevoli della mala gestione dello Stato, in tutti i settori. Gli autori esaminano in modo dettagliato i problemi della Sanità, esplosi soprattutto nel periodo della pandemia da Covid-19, anche se originati decenni fa. Non tralasciano comunque di analizzare anche le criticità presentate, ad esempio, nella magistratura, nelle università, nelle banche, negli appalti, fornendo dati, statistiche, nominativi delle persone coinvolte, in certi casi pure incriminate, che comunque continuano a coprire ruoli decisivi. Il testo offre, nelle ultime pagine, una serie di proposte per cambiare lo status quo, e migliorare così la vita di tutti i cittadini. Le soluzioni indicate però mi sembrano irrealizzabili perché richiederebbero molto impegno e molta volontà nei nostri governanti. La lettura di questo testo, interessante ma ostico, suscita senso civico ma induce sfiducia nella possibilità che si instauri una classe dirigente responsabile e che possa prendersi cura dei problemi della società.

Mariagrazia Sobacchi

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Tito Boeri, che è stato per quattro anni presidente dell’INPS la più ricca e complessa azienda di stato, elenca le disfunzioni, gli errori, le falsature e tutto quanto c’è di sbagliato nell’organizzazione dello Stato italiano.

Ogni capitolo è riservato ed un argomento specifico quali la scuola ed in particolare l’università e la ricerca, la sanita, i servizi sociali, gli organi amministrativi e così via, e in sotto capitoli nei quali sono riportati fatti specifici e circostanziali a sostegno della tesi generale. Il problema della macchina organizzativa è una burocrazia autoreferenziale spesso asservita ai partiti e ai sindacati, si è perso l’obiettivo principe di tutta l’organizzazione estatatale che è quello di perseguire il bene comune presente e futuro e si seguire l’interesse del partito, del sindacato e dei suoi adepti.

Nell’ultimo capitolo una proposta di come si potrebbe migliorare la situazione partendo proprio da questo momento di post pandemia per ricercare una migliore organizzazione. Non una rivoluzione esplosiva, piuttosto un metodo pragmatico di selezionare per ogni compito le persone giuste dando spazio alla competenza e alla preparazione e bloccando i comportamenti nepotistici.

Un’analisi puntigliosa di quanto avviene oggi e della quale ognuno di noi è consapevole e che avrà effetti devastanti sui noi figli se non si troverà il coraggio di riprendersi lo stato.

Silvia Ferrari

 

 

 

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Parma "Voglia di leggere Ines Martorano"
coordinato da Pietro Curzio

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l libro è un importante manifesto per un percorso politico virtuoso che faccia uscire il paese dalla crisi. Il saggio si pone l'obiettivo non solo di denunciare i problemi, ma di presentare una serie di proposte operative. Gli autori ricordano che in Italia sono state varate diverse riforme che si sono bloccate perché non si è intervenuti "in quel interregno che sta a metà tra politica e burocrazia." Nel testo vengono messi in luce gli intrecci perversi con la politica e le nefaste conseguenze che ne derivano. Accanto alle incompetenze di molti funzionari, vengono analizzati gli sforzi e l'impegno di burocrati capaci spesso non valorizzati o penalizzati.

Carla Guastalla

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Gli autori scandagliano e rivelano nei particolari le vicende dell'amministrazione italiana in tutte le direzioni con particolare riferimento all'INPS, la più importante struttura amministrativa italiana.  Pur essendo vicende in gran parte conosciute stupisce l'argomentazione circostanziata e il preciso taglio documentaristico.  L'opera si conclude col capitolo "Piccole idee per riprenderci lo Stato", contenenti proposte puntuali per raddrizzare l'amministrazione pubblica. Tutte le proposte delineate risultano attendibili, logiche e razionali, la cui attuazione è rimessa all'ineludibile assunzione di responsabilità non solo delle agenzie preposte ma anche di tutte le componenti della società civile

Franco Zasa

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Il libro e'una denuncia lucida, attenta e ben circostanziata delle conseguenze che un patto perverso di reciproco aiuto tra politica deteriore e settori dell'amministrazione pubblica connivente , spesso poco competente e incapace di resistere ai richiami della politica, ha creato negli ultimi 50-60 anni a danno di un terzo attore : il cittadino. Il cittadino non bene ultimo ma vittima sacrificale di questo patto di reciproca utilità. La pandemia ha in molti settori rotto questa alleanza che garantiva spesso alle due parti privilegi personali, favori, carriere rapide. La necessità di decisioni rapide ed equilibrate ha sottoposto il meccanismo ad uno " stress" e ha "scoperchiato" improvvisamente situazioni in equilibrio instabile che non hanno retto l'onda d'urto. Libro "ostico" corposo, implacabile tanto e' ricco di nomi, dati, collegamenti, rimandi. Lettura non sempre scorrevole specie in qualche capitolo in cui si danno per scontate conoscenze tecniche non in possesso di molti. Il libro comunque e' molto istruttivo. Lancia nelle conclusioni messaggi di speranza e di fiducia, auspicando che entrambi i ruoli, il politico e l'amministrativo, siano in futuro ben definiti e autonomi : competenza e rigore dovranno emergere riportando il cittadino al centro dell'attenzione.

Francesca Teza

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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