Sto ascoltando dei
dischi
di Maurizio Blatto
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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Roma 1 “Biblioteche di Roma”
coordinato da Simona Cives e Magdalena Agata Jedrusik
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E’
la storia dell’autore e di come la musica gli ha incasinato la vita.
Giovanissimo dopo il concerto dei Chills confida al chitarrista Martin Phillips
che ha difficoltà nel trovare i suoi dischi e lui gli promette che glieli
spedirà. Ne arriveranno diversi al suo indirizzo ma il costo è per lui un
problema, così farà un patto con i genitori: loro pagheranno l’ingente somma e
lui non riceverà regali per anni. Sarà l’inizio di un forte legame con i
dischi, prima la sua camera, in seguito la sua casa avranno le pareti
tappezzate di vinili.
Blatto è vissuto nella periferia di Torino, territorio della classe operaia,
gente tosta che ascoltava musica Hard Rock. I loro riferimenti erano i Chills,
i Velvet, gli Underground. La musica di Elton John era considerata “musica
per finocchi”.
Da adulto, oltre a gestire un negozio di vinili, sempre a Torino, accompagna
gruppi di visitatori nella parte orientale della città: quella dei capannoni
dismessi a scoprire l’arte contemporanea locale e no. Si tratta prevalentemente
di Street Art che con la musica metallica ha molto in comune.
Libro che, attraverso la musica, racconta i nostri anni di forte crisi
politica, economica e ideologica.
Elisabetta Gianello
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Tra i volumi proposti per il premio Robinson quello che ha maggiormente attirato la mia attenzione è Sto ascoltando dei dischi di Maurizio Blatto. Si tratta di una serie di scritti dell’autore, collezionati nel tempo e poi riuniti in questo testo unico, del quale mi ha colpito già il titolo che è ripreso dal celebre Wes Anderson. Lo scrittore ci mostra tramite le sue parole un modo nuovo di vivere la musica, consistente nell’esplorarla fino in fondo, nel capirne il ritmo e non solo ascoltarlo e nello studiarne le motivazioni. Il punto del testo è proprio questo: l’impossibilità di raggiungere nel quotidiano ciò che la musica ci descrive, non capendo se essa sia una piacevole illusione o un inganno. Le domanda resta aperta: non vi resta che leggere il testo!
Vittoria Cavatoio