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Tutta colpa del K-Pop di Seoul Ferrara
De Agostini

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Roma 24  "Cavallo Pazzo"
 coordinato da Agostino Letardi

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Libro molto leggero, autodichiarato per ragazzi. A tratti divertente e ironico racconto di sopravvivenza di Marco nel mondo dello spettacolo e intrattenimento coreano. Interessante la descrizione della sua esperienza di trainee forzato e recluso nella aspirante boy band, utile a svelare alcuni meccanismi che portano alla creazione artificiosa di gruppi di successo coreani (e forse non solo), alcuni dei quali popolari anche qui da noi. Ignoravo anche l’attenzione spasmodica all’aspetto esteriore e il proliferare della cultura del ritocco chirurgico anche tra i giovanissimi, così come la sostanziale omofobia della cultura coreana. Probabilmente i ragazzi appassionati di cultura coreana potrebbero trovare divertente il libro.

Spiritosa la creazione di buffi neologismi ma decisamente didascalico e fastidioso il glossario alla fine di ogni capitolo: davvero chi legge non è in grado di comprendere il significato di parole inventate il cui significato è assolutamente evidente dal contesto o si tratta di un espediente dell’editore per allungare il testo? Eccessivi forse anche i riassunti finali e le illustrazioni, ma essendo un libro per ragazzi forse questi aspetti lo rendono accattivante. Anche la scelta del nome Seoul-mafia per il canale Youtube che alla fine decreta il successo di Marco lascia a desiderare, ma questo lo ammette lo stesso autore.

Francesca Della Ratta

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Scrittura per "ggiovani" con tanto di spiegazione dei termini gergali e disegni a fumetti. Racconta di un ragazzo italiano che va in Corea alla ricerca del successo nel mondo dello spettacolo. Fresco, nonostante il giovanilismo del linguaggio e della confezione editoriale.

Racconto delle difficoltà che incontra un europeo omosessuale a inserirsi in Corea e a trovare la sua anima gemella.

Carlo Vaccari

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Circolo del Lettori del torneo letterario di Robinson
di Carpi 2 "I professori del Liceo Fanti"
coordinati da Chiara Francia
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Un romanzo coinvolgente che permette di sentire sulla propria pelle le emozioni del protagonista e allo stesso tempo di capire come funziona la vita in Corea del Sud, un paese all’avanguardia dal punto di vista economico ma non totalmente dal punto di vista umano. 

La chiave di questo romanzo è l’autoironia, che piace molto agli adolescenti. Il linguaggio è semplice, con parecchi neologismi, non del tutto apprezzabili da un pubblico più adulto.

Cristina Reggiani

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