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Via delle Magnolie 11 di Stefania Bertola
Einaudi

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Enna "Amici della festa deli libro il sasso nello stagno"
coordinato da Francesca Alessandra
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La saga della famiglia Boscolo abitante in via Delle Magnolie 11, nell’ideale città di Rivabella Lago in provincia di Verbania, attraverso una trama immaginaria affine al giallo mira a segnare nel tempo della memoria il distacco dalla falsità di uno spazio sociale che limita nella

vanità degli intrighi il vissuto di un umano che ha perso la propria dignità. Lo scenario del romanzo con le varie azioni da giallo dei suoi personaggi assomiglia poco alla vita reale, ma di questa dà in realtà tutta una sapiente lettura. Non è lo spazio a determinare il tempo ma è

solo il tempo interiore di ogni uomo che può liberare da ogni invasione esteriore che elimina ogni consapevolezza della memoria di umana civiltà. Stella Marina e la cugina Claudia, Alvise Boscolo fratello di Stella Marina e padrone di palestra, Maddalena la nonna assassina, Lorenzo l'inquilino avvocato bellissimo e romantico ma permaloso, Jeremy il cugino americano da capelli colore arancione e Giulietta la cognata birbante, che vuole primeggiare ad ogni costo persino in un talent di ballo, sono tra i protagonisti della saga familiare dei Boscolo.

Così Giulietta è pronta a gambizzare l'avversaria pur di vincere la gara di ballo, mentre le nipoti Claudia e Stella Marina, single dai

cuori sempre infranti, non mancano di tessere la truffa alla cugina americana Antonia Capece, nata Ballarin e da decenni residente a Bridgeton in New Jersey, proprietaria dell'appartamento al secondo piano del palazzo di via delle Magnolie 11, che non ha mai

visto un soldo dell'affitto. Invece sarà proprio la figlia di questa, Nancy McDermott nata Capece, colei che si svelerà un’abile maestra nel tessere intrighi. Dunque i Boscolo sono protagonisti di azioni alternative ad ogni norma sociale e morale che vivono come reale solo

il loro mondo d’artifizio. Quando Jeremy, il nipote di Antonia legittima proprietaria dell’appartamento del secondo piano, supera l'Atlantico per venire dagli USA a lavorare a Milano per prendere possesso del suddetto appartamento la situazione pare precipitare. Invece grazie alle abilità dei vari Boscolo ogni ostacolo verrà superato così da far prevalere l’ingegnosità illusoria sull’apertura all’ulteriorità di un futuro nella verità. Le puntate nel tempo delle azioni di questi intriganti personaggi non escludono, però, il ruolo sotteso di un ulteriore protagonista, l’

ambiente naturale in riva al lago, luogo che ha il compito di ricondurre il lettore oltre la falsità dei raggiri vissuti dai vari protagonisti e che rappresenta in antitesi alle loro condotte l’integrità del legame con una più grande verità. La casa di Rivabella, le strade alberate della cittadina sul lago nel nord italiano vicino alle montagne dove il cambio di stagione è lento, le magnolie della via non ancora fiorite, neanche quella enorme posta davanti al numero 11 di casa Boscolo, mantengono nello loro semplicità identitaria il valore di ciò che è oltre i fitti ed

ingannatori dialoghi dei vari protagonisti che sono come peonie che si fingono rose senza averne i profumi. Non a caso i Boscolo quando si trovano a contatto con il giardino di casa sotto la magnolia diventano taciturni, cosa che pure accade loro ogni qual volta sono sopraffatti dalla verità. La magnolia è il simbolo della stabilità del vero proprio in alternativa alla mutevolezza dei Boscolo che pure è in sintesi ben rappresentata nel vissuto affettivo di Stella Marina o nella riorganizzazione della distribuzione familiare della palazzina. Il gioco delle vanità appartiene talmente ai Boscolo che neanche le strade periferiche della cittadina mescolate ai boschi fanno riaccendere in loro la memoria dei valori. Il giardino di via delle Magnolie 11 è anche il teatro del primo incontro di tutti i Boscolo con il cugino Jeremy venuto dall’America, quando sarà nonna Maddalena a giustificare al nuovo venuto la sua collocazione in mansarda e non nell’appartamento al secondo piano che invece gli sarebbe dovuto spettare in quanto nipote di Antonia che ne è la legittima proprietaria. I Boscolo sono abituati a cambiare ogni logica delle cose secondo la loro convenienza e tutti gli eventi che si svilupperanno con il cugino americano rientrano in tale quadro.

Così se a sera ogni piano della palazzina vede la tempesta negli animi dei suoi occupanti solo l’americano Jeremy all’inizio si ritroverà ad ammirare una falce di luna italiana e, cercando con lo sguardo sul lago nell’orlo della città, solo lui all’inizio riesce ad intravedere riflessa

nella luna la luce della verità come uno scintillio acquatico. Ben presto, però, anch’egli verrà coinvolto dal clima sognante dei Boscolo italiani diventando un protagonista travolto nel gioco dei loro intrighi sensuali. Cosi quando Jeremy informerà la madre Nancy in America

sullo scambio tra l’appartamento al secondo piano con la mansarda della palazzina in via delle Magnolie 11, questa si precipiterà in aereo in Italia, ma a Jeremy pare che la madre non scenda dall’aereo proveniente da New York, tanto da crederla scomparsa, pur risultando

imbarcata sull’aereo dall’America, con un’assenza che sconvolge tutte le sue attese. Da questa presunta scomparsa di Nancy la trama degli eventi diventa un coup de théâtre che apre la seconda parte del romanzo segnandone la svolta tra le truffe e le follie che coinvolgono i Boscolo

in un susseguirsi di situazioni che tra l’improbabile e l’assurdo li allontanano dai limiti di una realtà provinciale verso la irrealtà di un mondo altro. Tutti i vari Boscolo sono individuati nei loro pensieri ed azioni riprovevoli che, come in un gioco da bambini, segnano la deriva di tutta la famiglia. Per volontà di Jeremy, i due migliori investigatori di Rivabella, Lisa e Nino Pinkerton, sono coinvolti nella ricerca della madre

Nancy, anche se le loro azioni pur razionali restano senza esito a segno d’una razionalità che non riesce ad affermarsi nell’operare dei Boscolo.

Tuttavia nell’elenco dei passeggeri del volo che ha preso Nancy, procurato dall’investigatrice Lisa, Jeremy scopre la presenza di Verity Sotomayor da quarant’anni amica pericolosa di Nancy legata al cartello di Medellin. Proprio grazie alle sue ricerche l’investigatrice Lisa può

informare Jeremy dell’individuazione della madre Nancy a Venezia con l’amica Verity che l’ha coinvolta ad esagerare nella vita. Quindi Lisa e Nino recatisi a Venezia riescono a scoprire le due americane che lì frequentano il casinò spendendo montagne di dollari e che facendosi

chiamare Miranda e Dolly Mirandoni lì vivono l’ebrezza data dal denaro. Frattanto un sogno simile, ma di natura sensuale, è vissuto da Stella Marina e Lorenzo nel palazzo di Rivabella Lago. Dunque solo il sogno senza significati sembra avvolgere la vita di ogni componente dei Boscolo di Rivabella, tanto da coinvolgere lo stesso Jeremy nella loro parallela dimensione di vita priva di ogni razionalità e dedita solo al godimento sensuale. Sarà, però, il concomitante arrivo dalla fidanzata americana Debra Lou e della madre Nancy a ricondurlo alla ragione.

Così in una domenica d’aprile solo il giardino di casa Boscolo a Rivabella Lago conosce uno sviluppo lineare con il fiorire a grappoli del glicine che si arrampica sui balconi del palazzo di via delle Magnolie 11, invece le storie ingarbugliate dei Boscolo continuano i loro intrecci che sempre più s’avvolgono in un sogno distruttivo senza futuro. Solo l’americano Jeremy all’inizio non pare consapevole del complicarsi della sua vicenda di vita in Italia. Invece il suo tentativo improvvisato di vivere senza malinconia e memoria, come fanno i Boscolo a Rivabella, non sarà destinato a realizzarsi. Infatti gli investigatori Lisa e Nino a Venezia non sono riusciti a far distruggere la documentazione sull’eredità del bisnonno Florindo sulla proprietà dell’appartamento a Rivabella in cui da poco aveva avuta la sorte di provare una nuova leggerezza nel vivere. Però la realtà ben più grave è la vendita dell’appartamento fatta da Nancy, sua madre, all’amica e sua pseudo gemella Verity dopo una sua grossa perdita di denaro al casinò veneziano. Ora l’appartamento al secondo piano della palazzina in via delle Magnolie 11 appartiene solo a Verity Sotomayor. Così mentre Jeremy dopo l’arrivo della fidanzata a Rivabella si preoccupa di lei, Verity Sotomayor, che ha scoperto che i documenti comprovanti la proprietà dell’appartamento sono stati rubati, non solo non ignora l’evento ma comportandosi da legittima proprietaria parte per Bassano del Grappa per ritrovare al catasto l’originale del testamento sull’appartamento del secondo piano della palazzina di Rivabella dando inizio ad un susseguirsi di avventure e svolte nell’azione dei vari protagonisti. Sembra quasi che ogni truffa verso il cuore perseguita dai Boscolo proprio grazie ai loro eccessi da sogno sia destinata ad un misero fallimento, giacché proprio solo il cuore sa tutto ciò che veramente accade. Così alla credulona ed impulsiva Stella Marina, allo strategico ed opportunista

Lorenzo a caccia di dote, a Claudia e Debra Lou eterne innamorate senza sapere di chi, si aggiunge ora anche Verity che resta preda della rete sensuale del giovane Battista Boscolo. Nel frattempo nonna Maddalena, l’amica Maria Berta e la stessa Debra Lou diventano l’esempio della fuga dalla vita vera andando in un viaggio satanico verso Roma dove sono accolte da Bobo Chendi escort di mestiere che li introduce all’ignota sensualità. Mentre Nancy torna in America lì dedicandosi allo jogging, gli altri Boscolo presenti a Rivabella, Giuseppe e Jolanda, Alvise, Giulietta e i bambini, Leandro, Domenica, Claudia e Stella Marina, Battista ed anche l’invitato Gabriele, riuniti a cena nell’appartamento di piano terra di via Delle Magnolie discutono di quello che è successo alla signora Verity Sotomayor, che invaghitasi di Battista Boscolo, figlio di Leandro, gli ha regalato il suo appena acquisito appartamento a Rivabella con legale donazione registrata presso il notaio Scorchi. Solo Stella Marina, dopo il fallimento di ulteriore intrigo sentimentale con Lorenzo, decide di andare nell’unico posto ormai possibile per lei cioè al lago dell’Ondina, dove fin da ragazzina è abituata ad andare a riflettere seduta su una panchina azzurra di fronte al lago. Come già Jeremy al suo arrivo in Italia, ora anche Stella Marina cerca la riflessione pacificatrice nell’orizzonte celeste cercando di superare gli impulsi dei sensi contemplando il lago. Così fra eventi fitti di dialoghi pieni del confronto fra i vari protagonisti della vita a via delle Magnolie 11 la vicenda romanzesca della saga dei Boscolo si avvia a conclusione. Jeremy, ormai coinvolto nello stile di vita italiano, pare preferire il calcio al racconto di cosa ne è stato della casa di nonna Antonia parendo accettare la vita con superficialità e relativismo. Cosa che

pure continua a fare Stella Marina che grazie ad un anello falso al dito provoca il bacio da Gabriele portandolo a rompere gli indugi nel loro rapporto, mentre Battista Boscolo è diventato unico proprietario dell’appartamento visto che Verity è tornata da sola in America.

In tal modo, grazie proprio agli intrighi, il palazzo di via delle Magnolie 11 continua a restare tutto della famiglia Boscolo, l’imbroglio, infatti, è dentro l’anima di ognuno di loro, prima ancora che per uno specifico bene materiale. Il profumo delle piante sulle rive del lago dell’Ondina, come pure la luce delle stelle boreali nel cielo, non arriva a loro. Così, quasi segno premonitore, anche il profumo di glicine non si sente più a via delle Magnolie ora che pure Jeremy torna a Bridgeton in America avendo finito la sua missione in Italia e con questa anche la sua vita da italiano, mentre anche l’avvocato Lorenzo esce dalla vita dei Boscolo non essendo più inquilino del loro palazzo. Così, mentre Stella Marina si rifidanza con Gabriele, l’appartamento del secondo piano è nuovamente affittato ad una certa acquisita cugina Marietta amica di Debra Lou, che in realtà altri non è che Bobo Chendi una escort di Roma. Gli intrighi dei Boscolo riprendono il loro superficiale ciclo nel nulla in una vita vissuta solo come continua evasione segnando il timbro di tutta un’epoca. Solo i due investigatori Lisa e Nino Pinkerton, ora in un albergo di Londra avendo ricevuto un incarico da Nancy Mc Dermott per un lavoro in Inghilterra, hanno ancora un futuro per la loro razionale professione grazie al sognante sonno delle sorelle Boscolo.

Luigi Di Franco

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Ottimo esempio di trasformazione di un ostacolo, quello del primo lockdown in Italia, in un’occasione di esercizio creativo, il romanzo di Stefania Bertola scorre veloce, ma offre momenti divertenti da commedia all’italiana. Una commedia che per quarantaquattro giorni ha allietato i follower del profilo facebook dell’autrice, prima ancor di essere pubblicato, con qualche correzione, da Einaudi. Ed è sempre il contesto a rendere interessante l’esperimento: lettori e lettrici con i loro commenti di puntata in puntata, di post in post, hanno finito per influenzare la narrazione o alcune caratteristiche dei personaggi, un’eventualità non contemplata nella scrittura in solitario. L’esercizio di scrittura quotidiano diventa così ancora più stringente, sotto la voglia di continuare la storia e dare in pasto ai propri lettori una nuova puntata con sconvolgimenti e sorprese, a volte da soap opera, ma senza scadere nel banale, e giocando con i cliché culturali in maniera intelligente e a tratti umoristica, vedi le peripezie della nonna influencer.

Mario Margani

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Via delle Magnolie 11, un condominio in cui si intrecciano amori, amicizie, coppie di ballo, relazioni familiari. E un imbroglio: il segreto della truffa, dell’appartamento donato in eredità ai parenti in America che si dice essere in pessime condizioni ma che in realtà frutta 1000 euro al mese. Già dalle prime pagine si nota che il disastro è dietro l’angolo: una convivenza così vicina con i familiari che, se affacciati alle finestre, sono pronti a vedere cosa succede nell’appartamento degli altri; un via vai di personaggi che si amano ma non si tengono stretti, e che ritornano poi in un modo o nell’altro; una cugina che non sa tenere un segreto e che finisce sempre per combinare guai. Il romanzo è costruito come se fosse una serie tv: è diviso in puntate e non in capitoli. La tecnica del cliffhanger risulta efficace e porta il lettore a non interrompere mai la lettura, nella curiosità di scoprire cosa viene dopo. Questi intrecci di vita quotidiana incuriosiscono, ed invitano il lettore a continuare a leggere per scoprire cosa succede nella prossima puntata, cosa altro può succedere in questa famiglia sgangherata.

Giulia Monica

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Sarà l'estate, la voglia di evasione, ma leggere questo libro è stato un piacere. Il condominio di via delle Magnolie in cui si svolge la storia, non è solo un condominio, una famiglia, ma un vero e proprio mondo, strampalato, e con delle regole morali tutte particolari. I personaggi sono ben caratterizzati e alcuni sono veramente indimenticabili (penso alla nonna satanista). Tra sogni romantici, piccole bassezze, equivoci e sotterfugi e trovate esilaranti. la famiglia Boscolo ti prende, ti ingloba, ti shakera, ti sorprende, a volte ti imbarazza e soprattutto non ti fa annoiare mai. Lo stile è limpido, immediato, comico ed ironico. Il libro si chiude con un’anticipazione della seconda puntata della trilogia dei Boscolo. E io non vedo l'ora di leggere cosa si inventeranno ancora.

Claudia Spagnolo

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Credo sia nato per essere trasformato in una fiction, o qualcosa del genere, anche la sostituzione dei capitoli con le puntate fa pensare a questo; non riesco ad immaginarlo fuori da questo ambito. La realizzazione in immagini potrebbe risultare gradevole, anche se molti personaggi mi sembrano fatti di niente, o, nella migliore delle ipotesi, molto discutibili. Come libro non lo avrei mai acquistato, né inviterei a leggerlo.

Francesca Alessandra

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Linguaggio scorrevole, brava la scrittrice a intrecciare la vita dei vari personaggi, ma la fantasia narrativa mi pare eccessiva quasi al limite del ridicolo specialmente la figura della nonna. L'autrice ha pensato di scrivere il libro quasi come un efficace antidoto alla malinconia e all’ isolamento durante il lockdown.

Piera Anna Rizzo

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La Bertola decide di calare il lettore nei ritmi indiavolati e paradossali di una sit-com tutta italiana, come indicano dichiaratamente le partizioni intere. Gli stereotipi di un condominio familiare di provincia sono tutti presenti all’appello, aggiornati di necessità alla dimensione corrente e alla vulgata espressiva: la passione per i contest e il ballo, la nonna ossessionata dai social, il mondo maschile confuso e succube di mogli e desideri. In questo scenario si muove la tentacolare e strampalata tribù dei Boscolo, coadiuvata da altrettante macchiette, quelle dei parenti americani decisi a reclamare un appartamento nel famigerato condominio di via delle Magnolie. Una narrazione non del tutto originale, incapace di competere con l’universo Malaussène di cui riprende forse alcune movenze, e in cui appare qualche forzatura di troppo - specie nel finale deciso a preparare il proprio seguito-, ma il carattere assolutamente scanzonato dei protagonisti e alcune battute fulminanti regalano di sicuro il sorriso e la piacevolezza di una lettura che corre veloce e spensierata.

Elisa Russello

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Ho trovato questo testo assolutamente inutile. Ho voluto leggerlo tutto per serietà, ma era da abbandonare fin dai primi capitoli. Non mi piace perdere tempo. Non mi piace leggere per leggere. Da sconsigliare.

 Fenisia Mirabella

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Un’esplosione di leggerezza! Tante risate. Ironico, a tratti sarcastico, divertente. Ci si affeziona subito ai personaggi, una volta iniziato a leggere ti senti parte di questa “sgangherata”, confusionaria e disarmante famiglia. Si legge tutto d’un fiato. Non conoscevo l’autrice, descrive talmente bene le storie che mi è parso di assistervi e sin dalle prime righe non mi è stato difficile immaginarne una “frizzante” serie televisiva.

Sabrina Ferrarello

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Roncade "Le kamikaze"
coordinato da Elena Bassetto
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Romanzo simpatico e surreale con i tempi comici giusti in grado di strappare più di una risata.

La scrittura di Stefania Bertola mi ha ricordato quella di Malvaldi, autore che adoro, al quale. la scrittrice stessa fa un velato omaggio, tuttavia non sono riuscita realmente ad affezionarmi a nessuno dei personaggi, sicché la saga dei Boscolo, la famiglia protagonista, per me potrebbe anche fermarsi

Elena Bassetto

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La famiglia Boscolo ha ricevuto in eredità dal bisnonno Florindo la palazzina di Via delle Magnolie 11, quattro appartamenti dal piano terra alla mansarda, equamente abitati da nonni, figli, nipoti in un variegato intreccio. Il problema sorge quando la cugina Antonia, proprietaria dell’appartamento al secondo piano ed emigrata da tempo negli Stati Uniti, comunica che il nipote verrà a lavorare in Italia e abiterà proprio nell’alloggio di sua proprietà; peccato che la cugina Antonia sia completamente all’oscuro del fatto che l’appartamento è stato da tempo affittato a sua insaputa e che il ricavato riempie le tasche dei Boscolo rimasti in Italia. Come risolvere questa spinosa situazione? E’ l’inizio di una serie di complotti ed esilaranti equivoci che coinvolgerà la famiglia al completo.

Lorena Barbirato

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La palazzina di Via della Magnolie 11, a Rivabella, è il luogo principale nel quale si intrecciano le vite dei protagonisti, raccontate con leggerezza e divertimento: questo è un libro adatto a chi voglia prendersi una pausa dai cattivi pensieri, a chi ama cercare - e trovare! – nei libri citazioni di altri libri, a chi predilige gli intrecci e le storie a puntate, che siano l’Orlando Furioso o Un posto al Sole. E non è detto che la saga dei Boscolo con annessi e connessi si fermi

Elisa Viaro

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Via delle Magnolie, godibile storia di varie ed eventuali avventure familiari, a volte le vicende sono poco credibili, ma la scrittura ha il pregio di scorrere e di far sorridere

Chiara Anglesio

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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