Quasi per
caso di Giovanni De Cataldo
Mondadori
Detective
story ambientata nella Repubblica romana del 1849 che presenta una singolare
coralità investigativa per la soluzione del caso: il protagonista, Emiliano di
Saint-Just, maggiore dei carabinieri sabaudi, il romano commissario De Angelis
e un precursore degli investigatori scientifici di tardo Ottocento, Gualtiero Lancefroid. Infine, l’affascinante Naide, amante di
Saint-Just e donna-simbolo degli avanzati valori democratici della Costituzione
mazziniana. Un omicidio in apparenza passionale
diventa uno strumento politico per un’impossibile protezione sabauda della
Repubblica dalle truppe francesi. Gli elementi di suspense sono tenui e il
legame tra crimine e intrighi politici poteva trovare sbocchi più interessanti.
La parte migliore del racconto è la descrizione della Roma maledetta e dei
maledetti romani. Squarci di vita e cultura popolare lasciano al lettore il
sapore della carbonara o il gusto di una Pasquinata. Il contrasto culturale tra
Torino e Roma è ben evidenziato dall’ impossibilità di comprensione della
realtà secolare e papalina di Roma da parte di Saint-Just. Una scrittura
sicura, ritmi serrati, dialoghi efficaci e un romanesco volgare, ironico e cinico,
tipico del sentire dei romani. Chissà perché, i piemontesi parlano italiano.
Alfredo Menichelli
***
Romanzo giallo storico ambientato nel 1849
durante la repubblica romana, molto interessante anche dal punto di vista
storico e dell’ambientazione nella Roma di quell’epoca. Appassionante nella
scrittura, la storia è ben articolata e avvincente
Dario Manfellotto
***
Quasi
per caso è un giallo intrigante ma devo dare 0 perché non è ammessa la parità e
mi ha coinvolta maggiormente il primo.
Luana Giannuzzi
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L'ho trovato avvincente nella
struttura narrativa e, soprattutto, esilarante nell'utilizzo dei dialetti
locali, che hanno reso la distanza tra le singole realtà socio-politiche
presenti in Italia, prima dell'Unità...e anche dopo.
Chiara Palmieri
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Non mi ha convinto
Sabina Tagliente
***
Trama
prevedibile, è interessante l'ambientazione storica ma i personaggi spesso sono
descritti in modo un po' troppo macchiettistico.
Difficile
questa volta esprimere una preferenza perché i libri secondo me si equivalgono.
C'è
molto mestiere in entrambi ovviamente sono ben scritti ma rimangono, come dire,
irrisolti.
Maria Grazia Bini