< Libri e lettori

Riflessioni sulla tolleranza di Zanetti Emilio
Gam

 

***
Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Pistoia “Biblioteca San Giorgio”
coordinato da Maria Stella Rasetti:
***

 

In questo libro vengono presi in considerazione quattro filosofi: John Locke (Lettera sulla tolleranza), Voltaire (Trattato sulla tolleranza), Moses Meldelssohn (Jerusalem), John Start Mill (Della libertà di pensiero e discussione). Il tema della tolleranza viene trattato sotto diverse angolazioni, soffermandosi soprattutto sull'aspetto del rispetto dell'altro come persona.

Federica Vettori

***

“Agire l’uno contro l’altro è contro natura” (Marco Aurelio” è una delle citazioni contenute in questo saggio, che, attraverso un’analisi sul tema della tolleranza, ci  fa riflettere sul nostro modo di essere e sulla necessità che oggi più che mai, in un mondo globalizzato, sia necessario conoscere ed utilizzare la parola “tolleranza”.

 

Maria Lorello

***

Nel saggio di Zanetti troviamo un'interessante sintesi del dibattito relativo al concetto di tolleranza affrontato da diversi filosofi dopo la riforma protestante, tra XVI e XIX secolo in ambito europeo. Con la nascita delle chiese nazionali, il tema della tolleranza tra credi diversi e tra stato e religione diventò infatti cardine di pace e coesione sociale.

In Inghilterra a metà del Seicento, dopo le prime riflessioni in merito, John Locke, nella Lettera sulla tolleranza, si schierò contro ogni forma di persecuzione religiosa auspicando una pacifica convivenza tra credi, unica eccezione per gli atei, possibili spergiuri, teorizzando una vera separazione tra Stato e Chiesa, in nome di diritti uguali per tutti, nella condivisione di regole da rispettare.

In Francia, contro la politica anti-calvinista di Luigi XIV, si pronunciarono i Philosophes, gli intellettuali moderni, permeati da una convinta fede laica nella ragione, tra i quali Voltaire fu uno dei più incisivi rappresentanti. Seguace del Deismo, riconosceva nella tolleranza lo strumento necessario per una vera convivenza pacifica e per il benessere universale. Il concetto di tolleranza diventò per lui una vera questione politica su cui poter costruire lo Stato di diritto. Spettava allo Stato e al legislatore tutelare la libertà, l'uguaglianza e la proprietà e, per farlo, secondo Voltaire, era necessario un potere sovrano unico e assoluto, un monarca illuminato cui la Chiesa doveva subordinarsi.

Il filosofo ebreo tedesco M. Mendelssohn, a metà del '700, fu iniziatote dell'illuminismo ebraico. Lottò contro la prassi della scomunica perorando la causa del diritto di piena cittadinanza degli Ebrei prussiani. Unico vaglio a cui sottoporre le leggi religiose, per lui, la ragione, fino a sostenere la separazione tra sfera politica e religiosa, in nome di una piena libertà di coscienza. Durante il XIX secolo, periodo di repentini cambiamenti sociali, industrializzazione e modernizzazione, si svilupparono diffuse richieste di forme sociali più egualitarie. In questo contesto, J.S. Mill lottò per la difesa dell'autonomia personale. Nel Saggio sulle libertà del 1859, riconobbe la democrazia come la miglior forma di governo, in cui tutte le forze politiche avrebbero potuto far sentire la propria voce. Da garantire la libertà di pensiero e la discussione su ogni tema, compreso quello religioso, auspicando tolleranza per ogni opinione. Una buona trattazione, quindi, quella di Zanetti, che ci permette di farci un'idea soddisfacente del concetto di tolleranza e della sua evoluzione che è stato alla base del concetto di democrazia, ancora assolutamente attuale nel mondo.

 

 

Ivana Pellegrini

***

Il dibattito intorno al concetto di tolleranza, che ha da sempre attraversato l’Europa nel corso dei secoli, si espande e si contrae in stretta relazione ai processi di trasformazione sociale. Determinandosi a partire da questioni di credo religioso, la pratica della tolleranza si è rivelata essere, nella prima modernità europea, lo strumento principe per fronteggiare la questione eminentemente politica della rideterminazione dei rapporti di potere, all’interno di una società in profonda crisi, sempre più differenziata al suo interno. Il volume di Emilio Zanetti affronta questo tema attraverso l’analisi, che del concetto di tolleranza, viene offerto da quattro filosofi in alcune delle loro opere: John Locke (Lettera sulla tolleranza), Voltaire (Trattato sulla tolleranza), Moses Mendelssohn (Jerusalem) e John Start Mill (Della libertà di pensiero e discussione). Sebbene i filosofi siano vissuti in epoche diverse, l’autore mette in luce come tutti condividano una visione comune del concetto oggetto del volumetto, quella dell’appartenenza ad una società che determina il godimento di diritti uguali per tutti, ma che comporta altresì la condivisione di regole da rispettare. 

Attraverso il confronto delle opere dei quattro filosofi, l’autore cerca di restituire al lettore come il tema della tolleranza si sia spostato nella storia, dalla originaria richiesta di pacifica convivenza fra riti e dogmi di confessioni diverse, verso sempre più complessi problemi di definizione di regole e limiti per rendere possibile la convivenza fra morali, stili di vita e culture diverse

Cristina Bambini

***

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
L'iniziativa è riservata agli utenti maggiorenni. Questo sito non usa cookies.
Dubbi, problemi: torneoletterariodirobinson@giorgiodellarti.com
Vedi anche Il Blog di Giorgio Dell'Arti su Repubblica.it