Cuore di furia di Romana Petri
Marsilio
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Circolo dei lettori del
torneo di Robinson
di Fiume Veneto “Prendiamoci il Tempo”
coordinato da Lucia Tomasi
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Un racconto che non mi è piaciuto. Forse non l’ho capito ma non mi è piaciuto
Alda Jop
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Romana Petri racconta, attraverso Norama Tripe (anagramma del nome dell’autrice), la biografia di Giorgio Manganelli. Viene ripercorsa la vicenda familiare ed editoriale dello scrittore che è stato anche il padre letterario di Romana Petri. Una trama non facile perché ci sfugge il motivo per il quale il grande scrittore vuole restare il pessimo genitore che è sempre stato e non vuole che la figlia legga ciò che ha scritto. La lettura è necessaria per chi vuole addentrarsi nei difficili rapporti tra padre e figlia in questo caso dominati dal rancore. Alla fine forse un insegnamento: non possiamo scegliere la vita che vogliamo, spesso è lei che sceglie noi.
Lucia Tomasi
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Il libro è la biografia fantastica di Giorgio Manganelli.
È un libro piuttosto complesso per il continuo rimando a temi complessi ed anche interessanti quali il significato di essere uno scrittore, il mondo dell’editoria, l’abbandono della figlia ma ho trovato la scrittura poco efficace, a volte dispersiva. Forse sarebbe opportuno conoscere l’opera e la vita di Manganelli prima di cimentarsi con questo testo.
Alessandra Tenani
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Devo dire che avevo sentito parlare dell'autrice e Robinson mi ha dato l'opportunità di conoscerla attraverso questo libro: parla di sentimenti tra un padre e la figlia abbandonata all'età di 2 anni e che a 18 anni si illude di poter riallacciare i rapporti. Il padre, in preda alle sue ossessioni la sfugge negandosi fino alla morte ed anche oltre. Parla di illusioni affettive ma anche di rancore e furia per un destino che la vita le ha riservato. Scoprire poi che questa è la biografia di un grande scrittore mi ha dato da pensare: l'animo umano è proprio imprevedibile.
Giordana Andreatti
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