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Gli amici di Emilio di Graziella Monni
Mondadori

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Livorno “L'avventura di un lettore”
coordinato da Valeria Cioni
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Lettura lenta e poco avvincente.

La vicenda è particolare con l’alternarsi della forma epistolare ma non mi ha convinta.

Nonostante condivida il giorno di nascita con Filippo, non sono riuscita ad entrare in empatia con nessun personaggio.

Giulia Campi

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Un po’ romanzo di formazione, un po’ romanzo storico, un po’ romanzo politico, il libro della Monni racconta il periodo del fascismo in un paesino della Sardegna. Prendendo come riferimento morale la figura di Emilio Lussu, un gruppo di ragazzi cresce mantenendo fermo nel cuore, negli anni, l’ideale di giustizia e libertà ispirato dall’antifascista sardo. Un romanzo gradevole, con una scrittura chiara e scorrevole ma forse un tantino scolastica. Qualche pecca nella raffigurazione dei personaggi, con i buoni e i cattivi dai toni macchiettistici, d’altra parte il fascista tronfio e violento con i deboli è abbastanza veritiero...Belli, invece, i personaggi dei protagonisti, dal podestà al figlio, dalla madre all’amico Francesco, attraverso i quali si cerca di rappresentare le contraddizioni di un’epoca in cui schierarsi da una parte o dall’altra faceva la differenza, nel bene e nel male. Non sarà il miglior libro sul periodo del ventennio mussoliniano, ma potrebbe essere una buona lettura in una scuola media.

Silvia Motroni

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Gli amici di Emilio è una storia in cui i sentimenti e le atmosfere di un’epoca, di un luogo sono descritte in maniera precisa, credibile storicamente eppure sognante e allegorica. L’autrice fa quasi sentire chi legge in quel tempo, gli fa assaporare le sensazioni e le emozioni di un passato che in molti luoghi ha lasciato ferite profondissime. Fa sentire al lettore lo sgomento, il dispiacere, il dolore e la forza di chi si trova a combattere contro qualcosa di mostruoso. Tra leggi razziali senza nessun senso, imposizioni dittatoriali, ordini di regime feroci , un gruppo di amici trova coraggio e sostegno nella figura dell’esule antifascista Emilio Lussu. Romanzo in cui il senso di giustizia, di fratellanza e di resistenza fa sperare e commuovere

Michela Carlotti

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Racconto di facile e piacevole lettura. E’ la storia di un  piccolo paese della Sardegna ai tempi del fascismo, dove un gruppo di ragazzi sono affascinati dalla figura di Emilio Lussu del quale sentono raccontare le gesta  da un vecchio del paese che aveva combattuto con lui sul Carso.  Il vecchio racconta episodi avvenuti sia durante la prima guerra mondiale e successivamente durante la resistenza al fascismo con la fuga dal confino e il trasferimento in Francia. Ma il protagonista  principale è Filippo il figlio del Podestà del paese, punto di coesione tra i ragazzi, che  cominciano a scrivere lettere che pensano arrivino al loro idolo tramite il vecchio del paese e poi attraverso chissà quali altri fantastici percorsi.  Il gruppo parte da queste storie per creare un club  che chiameranno “Gli amici di Emilio” e per siglare un’amicizia che li accompagnerà tutta la vita. Si incrociano con questa storia altri avvenimenti, come la storia di Filippo con Sara, ragazza ebrea che le leggi razziali gli impediscono di sposare e per la quale lascia la famiglia e il paese. La storia dell’amico Francesco, da sempre innamorato di Sara, ma che muore partendo volontario in guerra.

Molto brava l’autrice che descrive con trasporto  gli avvenimenti, specie l’ultimo dell’invito a Lussu ed alla moglie,  che per un po’ il lettore può pensare che siano realmente accaduti.

Patrizia Belcari

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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