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I bambini di Svevia di Romina Casagrande
Garzanti

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Livorno 2 “L'avventura di un lettore 2”
coordinato da Valeria Cioni
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La protagonista della storia è Edna, una signora che vive con il suo pappagallo dalle ali blu e che, ormai anziana, inizia un viaggio verso il suo amico Jacob che non vede da quando erano piccol*. Un viaggio fatto di sentieri e di strade non solo fisiche ma anche mentali, che conducono ad un passato denso, doloroso, faticoso, violento e pesante. E' il racconto di un fatto storico realmente accaduto, passato come "i bambini di Svevia", ovvero bambine e bambini che camminando per lunghe giornate arrivavano fino alle fattorie dell'alta Svevia sperando di trovare la tanto amata e sogna libertà e invece  venivano vendut* insieme al bestiame. Bambini e bambine scappat* alla povertà che si trovavano nuovamente a soffrire e a subire violenze.

Romina Casagrande intesse una storia che si svolge tra passato e presente, riportando alla luce un fatto poco conosciuto. La scrittura è scorrevole, la narrazione è limpida anche se a volte è troppo lenta e troppo malinconica (il tema sicuramente porta questa sensazione). Un romanzo di formazione e intriso di molte emozioni. Lettura consigliata a chi ama i romanzi dal tono triste e lento.

Cecilia Caleo

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I bambini di Svevia ha il grande merito di dar voce a una storia dimenticata, quella dei bambini del nord Italia che venivano venduti dalle famiglie alle fattorie dell’Alta Svevia, di fatto dei giovani schiavi. La storia scorre parallela in due momenti, il presente, forse dal ritmo un po’ lento, in cui la protagonista ormai anziana fa di tutto per ritrovare l’amico che con lei aveva condiviso questi momenti atroci e rispettare una promessa, e il passato terribile in cui i due sono stati costretti a vivere. Il romanzo ci svela una storia crudele, ma forse l’eccessiva lentezza e le parti descrittive appesantiscono inutilmente la lettura col rischio di non coinvolgere il lettore fino in fondo.

Giulia Bertolini

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Roncade “Le Appassionate”
coordinato da Elena Bassetto
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Romanzo molto bello che tra un po' di favola e molta realtà porta alla luce la vicenda semisconosciuta dei bambini di Svevia. Dai dati raccolti in tempi moderni è emerso che già a partire dal XVIII secolo fino alla prima metà del XX era consuetudine che bambini, anche di 5anni, appartenenti a famiglie poverissime delle vallate altoatesine, fossero costretti per sopravvivere ad abbandonare terra e famiglia, attraversare a piedi le montagne guidati da un adulto che gestiva i contatti e poi letteralmente vendersi o essere venduti come braccianti e domestici a ricche famiglie di possidenti terrieri in Svevia, regione tedesca. L'autrice ha affrontato in tempi recenti il tragitto e ha riportato l'esperienza dal punto di vista di una donna anziana che per tener fede ad un'antica promessa torna sul sentiero percorso settant'anni prima, quando era una bambina di Svevia in fuga dall'inferno, quello stesso che fa conoscere anche a noi attraverso i continui flashback. Da leggere!

Elena Bassetto