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Il prato alto II. Tempesta dal 1246 al 1683 di Emilio e Maria Antonietta Biagini
Solfanelli

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Treviso “5 del 42”
coordinato da Laura Pegorer
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Curioso leggere di secoli e secoli di storia - austriaca e non solo - senza annoiarsi mai; tante vicende e personaggi descritti in forma romanzata con dovizia di particolari, attenzione filologica, ricerca storico-linguistica, fantasia, e buona dose di ironia. 

Lettura interessante, fresca, convincente. Piacevole, ma non del tutto. Peccato per la discontinuità nella forma linguistica, che a tratti - non raramente - scivola in termini (vocaboli) troppo semplicistici e diretti, 'poveri' rispetto allo stile narrativo predominante tanto da stridere e provocare un brusco distacco del lettore dalla collocazione temporale di riferimento.

Nat Mungari: Due famiglie due destini tante piccole storie nella grande storia, tanti amori casti in un tempo sanguigno che di casto aveva ben poco. Gli autori hanno una visione fortemente orientata verso il cattolicesimo. Sono smaccatamente ipercritici verso il tempo presente e i suoi valori, il laicismo viene dispregiativamente accomunato al relativismo. È una scrittura da cui sono scomparse tutte le sfumature i personaggi sono figurine appena delineate piatte nella loro assenza di profondità. Neanche la peste riesce a riscattare lo stile della narrazione che nel complesso risulta sciattò e poco curato. Se è vero che gli autori ambiscono ad avere più di “due lettori e mezzo” come dichiarano curino i personaggi dando loro un briciolo di vita e di calore.                                                                        

Roberta Zanatta

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Entrambi i romanzi (Vite apocrife di Francesco e Il Prato alto) hanno più di un motivo per suscitare l’interesse di un buon lettore anche non specialistico: combinano una scrittura scorrevole con una ricostruzione storica accurata. Utilizzano un linguaggio rigoroso che non disdegna un tono a volte ironico e metafore. Il testo della coppia Biagini, conduce il lettore a seguire circa 400 anni di storia dell’impero austro-ungarico attraverso grandi eventi riguardanti regnanti, guerre di conquista tra casate, congiure di potere, grandi riforme e lotte di religione... insieme ad avvenimenti di vita quotidiana delle popolazioni, spesso alle prese con angherie, gravi malattie ed espropri dei propri beni... Si è reso difficile seguire avvenimenti di un tempo e luoghi meno noti, con una ricchezza di particolari, di dettagli, di informazioni da disperdermi in una eccessiva mappa di storie raccontate.

Tiziana Niro

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Secondo volume di una trilogia: 346 pagine di storia germanica dal 1246 al 1683.

Solo per lettori molto appassionati dell’argomento.

Laura Mosele