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L’eredità dei vivi di Federica Sgaggio
Marsilio

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Seregno “Un mondo di libri”
 coordinato da Eva Musci
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Bellissimo libro, intenso, profondo, struggente ma mai melenso. L’autrice elabora il dolore per la morte della madre ricostruendone la personalità attraverso la storia delle vite di entrambe e del loro rapporto, conflittuale e complice allo stesso tempo. È l’occasione per scavare anche nella propria anima. Con un linguaggio molto personale, a volte dissacrante, ci presenta la mamma, donna molto intelligente sebbene illetterata, che, nonostante un figlio disabile, instaura con la scrittrice un rapporto profondo, in grado di renderla indipendente, preparandola così al distacco. E si sente pronta quando si rende conto che lo è anche la figlia. Questa “eredità gentile” che le lascia la mamma è la capacità di guardare il mondo con i propri occhi, la capacità di rinascere e di non aver più paura.

Amina Vocaturo

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Il libro parla della madre della protagonista e del dolore provato con sua perdita. All'inizio è interessante, ma poi non di evolve e continua narrando del dolore provato.

Non mi è piaciuto perché, alla fine, diventava noioso e troppo lungo.

Angela Merlo

 

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Una vicenda personale, una storia vera, che va oltre gli accadimenti raccontati, e che diventa anche il pretesto per raccontare la storia di un paese, l'Italia, e delle sue trasformazioni, sociali, politiche, economiche, a partire dagli anni cinquanta in poi. Il tutto è raccontato con una scrittura coinvolgente, ben strutturata, limpida e precisa nell'analizzare sia gli aspetti complessi che le cose più semplici. 

Una lettura da consigliare. 

Paolo Caimi

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La scrittrice racconta la storia di sua madre Rosa, una donna del Sud Italia che con la famiglia si trasferisce al Nord, precisamente nel Veneto.

Lei è figlia del dopo guerra, con un basso livello di istruzione ma con un grande senso pratico, coraggio e determinazione. 

La vita di Rosa e di tutta la sua famiglia è segnata da un episodio di malasanità che renderà disabile in maniera permanente il suo secondo figlio, Francesco. Questo evento la condizionerà anche a livello culturale e la porterà ad approcciarsi ad alcuni ambienti di sinistra.

La disabilità di Francesco la renderà portavoce dei diritti dei disabili, troppo spesso ignorati. Lo scorrere della vita di Rosa verrà vissuto in simbiosi da Federica, colei che ci racconta la storia.

Daniela Roviezzo

 

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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