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La ballata della Città Eterna di Luca Di Fulvio
Rizzoli

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
Farra di Soligo 2“Quelli di LLC 2”
coordinato da Annalisa Tomadini
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Noiosissimo fumettone didascalico ambientato nella Roma papalina all’epoca della breccia di Porta Pia. Gli improbabili personaggi che si ritrovano nella futura capitale d’Italia sono costruiti secondo gli stereotipi dei peggiori romanzi d’appendice: fieri, orgogliosi, belli, intelligenti, hanno tutte le qualità che si confanno alle figure eroiche. Ovviamente hanno in dote anche un passato doloroso da cui riscattarsi, si cacciano in un sacco di guai ma se la cavano sempre. L’improbabilità assoluta della ricostruzione storica consente che i personaggi parlino nel gergo giovanile del secolo successivo, che uno dei protagonisti si arrampichi sulle mura aureliane con una macchina fotografica (nel 1870!), che un tenente degli Zuavi francesi si innamori perdutamente di una popolana. Sì, perché qui l’amore scorre a fiumi, come pure i buoni sentimenti. E nemmeno i cattivi sono così cattivi, perché un lato buono non si nega a nessuno. Per non parlare dell’esaltazione del patriottismo popolare, quando è noto che il Risorgimento in Italia fu un’esperienza in larga parte diplomatica o elitaria, non un sentimento diffuso presso la gente comune. Insomma, un romanzetto edificante – ben scritto, per carità, ma non basta – ad alto tasso glicemico, a metà tra Liala e il libro Cuore. Fosse stato più breve, magari sarebbe risultato più sopportabile, peccato che l’autore abbia voluto infliggerci ben 640 interminabili pagine, nel complesso abbastanza inutili.

Adele Boldrini

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Rispetto al romanzo di Massimo Lapponi, questo di Luca Di Fulvio è stata una bella boccata d’aria fresca.

Scritto bene innanzitutto, ma poi scorrevole, dinamico, piacevole da leggere.

Si legge in poco tempo e lo si fa col piacere di vedere come si concluda la storia, ma anche col dispiacere che tutto finisca troppo presto, nonostante anche questo non sia uno scritto breve.

Dentro c’è di tutto: l’abbandono, la crescita, il riscatto, l’amore. Amore verso gli altri, ma anche amore per uno stato nato da poco. Amore per gli ideali per cui è giusto combattere. Amore per una passione. Ci sono l’Italia del 1870, lo Stato Pontificio, Roma. La Roma libera. Una storia ben strutturata, con un impianto narrativo solido. Personaggi empatici e immediati. Una lettura che mi è risultata molto piacevole, per quanto non fossi nella mia comfort zone.

Danilo De Rossi

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Il mio rapporto con i romanzi storici non è costante, in generale apprezzo che mi si aprano nuovi spiragli su periodi che conosco poco, o che mi se ne rivelino nuovi aspetti, e in questo devo dire che questo libro raggiunge il suo scopo, ed è il motivo per cui non mi sento di sconsigliarlo con fermezza.

Quello su cui , per quanto riguarda il genere “storico”, sono diventata più esigente nel tempo, è la storia che tiene il tutto, che deve essere coinvolgente, mai banale e non un pretesto. E in questo caso mi spiace ma questo libro non mi ha mai coinvolto fino in fondo, e 600 e passa pagine, che in altri casi sono volate via leggere qui sono state molto faticose, e non sono mai entrata in sintonia con i protagonisti e la loro storia.

può darsi che sia un classico caso da “Non sei tu, sono io”, lo sarà sicuramente, la penna è buona e ci sono tutti gli elementi per farselo piacere, io devo esprimere un sentito NI. Forse venivo dalla Roma della Mazzucco, che mi ha dato carne, sangue e tela, e odori, e suoni. Qui non li ho trovati, peccato.

Alessandra Fineschi

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"La ballata della città eterna", di Luca De Fulvio, mescola la storia d'amore di due ragazzi con la città di Roma, intorno ad un anno cruciale della sua storia, il 1870. Un orfano che finalmente esce dall'istituto incontra una circense, il loro amore si mescola con i moti per l'Unità d'Italia, tra l'entrata in scena di tanti personaggi e mille accadimenti. La trama è accattivante, ma mi pare soffra l'esserci tanto di tutto e il ritmo forse un po' troppo disteso.

Giuseppe Bruno

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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