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Di guerra e di noi di Marcello Domini
Marsilio

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Avellino “Parole tra noi leggere”
coordinato da Emilia Bersabea Cirillo
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Di guerra e di noi percorre il periodo storico dalla I alla fine della II guerra mondiale attraverso la storia di due fratelli orfani, Ricciotti e Candido.

I personaggi sono ben caratterizzati, in particolare emergono Ricciotti, il protagonista, per lealtà e sensibilità ed Arpinati, per complessità e fascino.

Il periodo storico è raccontato in maniera sublime e coinvolgente e seppur l’autore non l’abbia vissuto in prima persona riesce a trasportarci e guidarci nel periodo più difficile della storia italiana ed in quei luoghi pieni di fermento e speranza, individuati nelle terre della “grassa Bologna”.

La scrittura è scorrevole, veloce e piacevole, pur affrontando tematiche drammatiche ed impegnative. Un romanzo affascinante che conferma che la pace e la libertà sono e saranno l’essenza dell’esistenza.

Giovanna Muollo

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Non si può non provare simpatia immediata per il protagonista del romanzo che incarna perfettamente l’ideale di uomo onesto, pulito, sensibile, da giovane sin anche ingenuo, ma intelligente e capace di schivare i colpi della vita. Ricciotti mi è sembrato, in questo lungo racconto, che ricostruisce in maniera efficace la situazione politica dell’Italia durante i due conflitti mondiali, una figura idealizzata appunto, come quelle che tutti vorremmo incontrare o ancor meglio essere. Il romanzo appare completo da ogni punto di vista, per la ricostruzione storica, per la descrizione puntuale e precisa dei personaggi, che sono riuscita a vedere, ad immaginare e ad affezionarmici, per le immagini poetiche che affiorano, soprattutto con i ricordi del protagonista. Apprezzato anche l’incrociarsi del doppio registro linguistico, italiano-dialetto romagnolo, unica nota dissonante la lunghezza del romanzo che ne avrebbe beneficiato se alcune parti, in particolare quella relativa al racconto serale di Ricciotti ai figli e nipoti, fossero state più brevi.

Mariella Luciano

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Il romanzo “Di guerra e di noi” di Marcello Domini racconta le vicende di due fratelli, Ricciotti e Candido, nel periodo che va dal 1917 al 1945. Le loro storie personali s’intrecciano con la Storia d’Italia che vede la nascita del Partito Nazionale Fascista guidato da Benito Mussolini, l’alleanza con la Germania di Adolf Hitler e l’organizzazione della Resistenza partigiana. Gli avvenimenti narrati accadono a Bologna e nelle campagne circostanti e l’Autore utilizza spesso vocaboli e detti dialettali che consentono al lettore di immergersi nel contesto ambientale e culturale. È un romanzo di formazione in cui il tema dell’amicizia è uno dei fili conduttori della trama. È un romanzo storico poiché presenta personaggi realmente esistiti e fatti verificabili. È un romanzo filosofico che parla di morale, di amicizia, di morte e di responsabilità nelle scelte individuali. Ne consiglio la lettura ai giovani per comprendere il passato da cui veniamo e per scegliere con serietà dove andare.

Anna Catapano

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Bel libro sulla storia dell’Italia, dalla nascita del fascismo alla guerra e alla resistenza, visti attraverso la storia di due fratelli per cui non si può non provare simpatia. La civiltà contadina con le sue logiche, il dialetto romagnolo, ambienti minimali, essenziali ma ricchi di passione e di sentimenti. Una scrittura semplice e scorrevole, adatta al contesto. Avrebbe giovato una maggiore sintesi all’intera economia della narrazione.

Laura Perrotta

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Attraverso la storia dei due fratelli Chiusoli, Ricciotti e Candido, il libro racconta il periodo storico a cavallo tra le due guerre mondiali. Romanzo storico, ma anche di formazione. Seguiamo le vicende dei due fratelli che, divenuti orfani, intraprendono strade diverse senza mai abbandonarsi. Tra i fili conduttori del romanzo vi è l’importanza della famiglia e dell’amicizia. L’utilizzo del dialetto romagnolo, nonostante risulti poco scorrevole inizialmente, consente di immergersi a pieno nell’ambiente familiare dei due fratelli e di respirare l’atmosfera bolognese.

Elena Tarantino

 

Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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