Il testimone di Stefano Medas
Mondadori
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Circolo dei lettori del
torneo di Robinson
di Fermo “Villa Vitali”
coordinato da Cinzia Centanni
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Uno dei libri più belli che io ho avuto il piacere di leggere. Una descrizione della navigazione fatta da un vero esperto considerando che a quell’epoca non esistevano motori ma si andava solo a vela e solo con la bravura dei marinai. La descrizione del naufragio è molto precisa e sembra di viverla anche se è datata 1° secolo DC. In alcuni tratti sembra un thriller per quanto è avvincente. Bellissimi i riferimenti alla Roma Imperiale e a Paolo di Tarso (San Paolo). Lettura fluida e avvincente.
Giuseppe Natarella
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Una grande avventura per mare, con due grandi protagonisti - l‘arte della navigazione e la scoperta della fede – per questo romanzo storico, che assume anche i contorni del giallo. Il libro di Stefano Medas, archeologo subacqueo e navale, ha il dono di utilizzare precise competenze tecniche a servizio della storia, raccontata in prima persona da Callimaco. Copista presso la grande biblioteca di Alessandria d'Egitto il giovane aspirante filosofo, in viaggio su barche commerciali a vela col fratello, dall’Asia fino al Mediterraneo per raggiungere Roma, scopre il mondo e affronta sorprese, minacce e pericoli che saranno l’esperienza più concreta di una crescita spirituale e personale. Grazie (anche) all’incontro con Paolo di Tarso, il san Paolo apostolo, che metterà in discussione le sue più profonde convinzioni. Sta nascendo una nuova religione, quella cristiana, mentre Roma è nel massimo della sua grandezza. Scrittura avvincente e linguaggio asciutto danno forza allo sviluppo della storia e catturano l’attenzione del lettore, che a tratti -come Callimaco - sente il vento in faccia scompigliare le proprie certezze intellettuali.
Carla Chiaramoni
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