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Solo se mi credi di Anna Vivarelli e Guido Quarzo
Rizzoli

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Livorno “L'avventura di un lettore”
coordinato da Valeria Cioni
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Libro delizioso, lettura piacevolissima. Molto convincente la magnifica descrizione della Torino elegante dei primi del '900, con i 12 chilometri di portici, le pasticcerie con i loro profumi inebrianti, i quartieri del centro e le periferie operaie. Carlo fattorino in una di queste pasticcerie si innamora di Margherita domestica in una famiglia alto-borghese. Intorno le prime lotte operaie, gli anarchici, Lombroso e lo spiritismo, Salgari e i suoi racconti di avventure di cui Carlo è accanito lettore.

Una bella storia d'amore, di ideali e di illusioni.

Maria Carla Rosano

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Romanzo pensato per un pubblico giovane e attento, Solo se mi credi racconta con stile piacevole e leggero la Torino del 1905, intrecciando le vicende di personaggi ben scritti e resi ancor più interessanti dallo sfondo politico che ben si integra, senza mai risultare pesante, alle vicende romanzesche. Seguiamo dunque i veloci passi di Carlo, fattorino di pasticceria e innamorato della dolce Margherita, avido divoratore delle avventure di Salgari. La sua vità si ingarbuglierà in seguito all’incontro con un misterioso personaggio che gli consegnerà quello che si scoprirà essere un canto anarchico. In seguito al ritrovamento del cadavere dell’uomo, il giovane protagonista saprà destreggiarsi tra riunioni politiche, rivendicazioni operaie, sedute spiritiche e la non più facile gestione degli affetti familiari, verso la risoluzione del mistero e la propria crescita, grazie alle sue migliori virtù: generosità e fantasia. Deliziosa l’atmosfera di Torino e l’incontro con personaggi celebri, piacevolissimi nella conoscenza quotidiana, come Salgari e Lombroso.

Camilla Del Corona

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Il romanzo è ambientato nella Torino dei primi anni del Novecento descritta con dovizia di particolari, al punto da offrire uno scorcio in 4D degli ambienti che, nel romanzo, sono parte integrante della storia. Lo stile è diretto , la narrazione dei fatti è suddivisa in maniera cronologica, con alcuni richiami al passato. La voce narrante utilizza un linguaggio ricco di descrizioni, molto scorrevole, intervallato da diversi dialoghi, alcuni anche in dialetto piemontese. I temi affrontati nel romanzo parlano sostanzialmente di libertà e d'amore. La storia si snoda attorno all'uccisione del re d'Italia Umberto I di Savoia, che fu compiuto dall'anarchico Gaetano Bresci nel luglio del 1900, narrando anche le vicende e i personaggi che portarono alla concretizzazione del regicidio.

 

Michela Carlotti

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”Solo se mi credi”   può riassumersi nel sottotitolo “Storia di amore e di anarchia”. Gli avvenimenti salienti occorsi a inizio secolo nel nord Italia, quali l’assassinio del Umberto I, ad opera dell’anarchico G. Bresci, avvenuta a Monza, sono resi attraverso gli occhi di Carlo, innamorato di Margherita, fattorino di un’importante pasticceria torinese. Carlo li conosce nelle migliori case della città, dove si reca a far consegne.  In realtà, come dicono gli autori, in postfazione, ma lo si capisce presto, è la Torino di quegli anni  la protagonista del racconto, con la sua alta borghesia, le spinte anarchiche ed istanze sociali, i suoi dolci, il romanziere Salgari, le atmosfere dei suoi parchi e del centro storico. Ma perché non dirlo chiaramente ed imbastirvi invece una storia bizzarra?    

Paola Bosio

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Il torneo letterario di Robinson è un'iniziativa curata da Giorgio Dell'Arti per conto di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.
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