Scala
B di Gisella Colombo e Carmelita Fioretto
Solfanelli
"Scala
B" di Gisella Colombo e Carmelita Fioretto, affronta una tematica a me
molto cara, come i fatti di cronaca degli anni di piombo.
Il
romanzo è infatti ambientato nella Milano del '77, città in cui si trasferisce
la protagonista Nicla, originaria della Sicilia.
Il libro
racconta la vita che accade dentro e fuori dalla "scala B", ovvero il
condominio, visto che l'autrice affronta sia la vita privata di Nicla, che
abita in questo condominio pieno di personaggi singolari, sia le vicende che
accadono fuori da esso, come i fatti di cronaca degli anni '70 italiani.
Sicuramente
questo libro mi è piaciuto perché affronta tematiche alle quali sono molto
interessata e per la ricostruzione storica di tali fatti.
Alessia Andreoni
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Scala B mi è parso
un po’ meno originale come struttura e come incipit. Nonostante la buona
qualità della scrittura e dell’intreccio, ho avuto la sensazione di qualcosa di
già letto.
Francesca Maccani
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“Scala B”
è un libro che presenta una serie di micro-storie che a volte hanno
caratteristiche violente, racconti di vita che si svolgono all'interno di
questo condominio milanese. Tra eventi di cronaca abbiamo la storia di Nicla,
siciliana che si trova a Milano dove ha rapporti con diversi uomini. La sua
vita diventa motivo di interesse per gli altri condomini che da dietro le
porte, un po' come fossero i macchinisti di un'opera teatrale, osservano la
vita di Nicla.
Ben
scritto, ma poco coinvolgente e a tratti angosciante.
Rosy Lo Baido
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"Scala B" è un romanzo scritto a quattro mani che, grazie alle storie
dei personaggi che abitano un condominio milanese, mostra uno spaccato
dell'Italia degli anni Settanta. Le contestazioni e la violenza si sono ormai
impossessate dell'Italia e gli abitanti della scala B del condominio, quella
più modesta rispetto alla scala A, devono imparare a conviverci. Ognuno ha la
sua storia e cerca di andare avanti facendo tesoro del suo passato.
Costanza Maccianti
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"Scala
B" descrive un interessante intreccio di vite sullo sfondo di una Milano
degli anni Settanta che sta vivendo tutti i cambiamenti dell'epoca e le lotte
che ne derivano. Il libro non mi ha particolarmente colpita tranne che per la
scrittura che evoca facilmente tempi passati e che mi sembra adatta al racconto
e per l'ambientazione molto originale; un condominio milanese in cui vivono
persone molto diverse tra loro e che rappresentano bene categorie differenti
del tempo, tanto che la scala B del palazzo sembra essere molto diversa da
quella A.
Sara Fenili