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Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli
Adelphi

 

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Circolo letterario di Robinson
di Como “I ragazzi del Liceo Giovio”
coordinato da Nicola D’Antonio
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Rovelli, con “Sette brevi lezioni di fisica”, conferma il carattere peculiare dello scienziato italiano: attento non solo agli aspetti specifici del proprio studio, ma anche quelli umanistici. Un intellettuale a tutto tondo. Rovelli accompagna attraverso il macroscopico e il microscopico, alla scoperta di che cos’è il tempo e dell’importanza della relazione tra le cose per la loro esistenza. Non mancano, poi, citazioni a filosofi latini come Lucrezio, e a quelli più moderni come Spinoza e Kant. Temi che spaziano dal fisico al metafisico: purtroppo, non comprensibili a tutti.

Khevin Lorenz Algabre

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“Una volta capito come funziona, la teoria di Einstein è di una semplicità mozzafiato”, afferma Carlo Rovelli. È proprio questa l’intenzione dell’autore: far comprendere una teoria come quella della relatività generale ai propri lettori, così che anch’essi si possano rendere conto di quanta semplicità nasconda. Rovelli scrive in modo molto romanzato, scorrevole e leggero questo suo libro. Utilizza un linguaggio semplice e comprensibile, adatto a qualsiasi lettore. Ciò non vuol dire però che manchi di contenuto, l’autore riesce perfettamente ad inquadrare ed esporre i concetti e le teorie presentate in queste “sette lezioni” e ovviamente, quando necessario, ricorre ad un linguaggio e ad una terminologia più specifica. Personalmente, ho trovato la modalità di scrittura molto efficace, nonostante in alcuni passi esponga pensieri in modo troppo frettoloso, che necessitano più letture per essere compresi fino in fondo. L’autore adotta anche strategie sicuramente efficaci per presentare le diverse teorie, tra cui l’utilizzo di disegni, in quanto egli stesso afferma che la scienza sia fatta di visioni.

Quello che però mi ha senza ombra di dubbio fatto apprezzare la lettura di questo libro è il fatto che Rovelli esponga teorie non ancora perfezionate, questioni ancora aperte. Ciò perette al lettore di appassionarsi a ciò che sta leggendo e di elaborare delle idee personali. Ci fa capire come la fisica sia in continua evoluzione e come non stanchi mai di migliorarsi. L’autore riesce quindi a rendere ancor più affascinanti queste teorie e grazie a ciò alimenta ancor di più una caratteristica già tipica dell’uomo, la curiosità.

Paolo Mambretti

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Sette brevi lezioni. Brevi forse, ma in quanto a lezioni non mi hanno convinta.

Nell’insieme risulta un’accozzaglia di teorie estremamente complesse, accennate o spiegate in modo sintetico insieme a considerazioni di carattere filosofico e forzatamente romanzate.

Ma ciò che manca maggiormente è un filo conduttore, un’organizzazione contestualizzata del numero mastodontico di informazioni che vengono riferite in modo sconnesso: ‘lezioni’ fin troppo brevi per essere apprezzate, delle sintesi a mio parere poco efficienti e prive di capo e coda.

Nel testo, oltre a una (per il mio gusto eccessivamente lunga) riflessione conclusiva sull’essere umano in relazione al mondo e alla scienza, vi sono aneddoti sulla personalità di Einstein e sulle esperienze dell’autore stesso che, per quanto ben scritte, non si adattano al contesto pseudoscientifico dei temi trattati.

Marta Brenna

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Tutta la fisica moderna spiegata in 7 brevi lezioni; niente formule matematiche e niente calcoli o spiegazioni astruse. La visione della fisica moderna sull’universo raccontanta in un pugno di pagine. Perfetto come libro introduttivo a questa scienza, concetti impossibili spiegati mirabilmente; certo dopo averlo letto non sarete diventati dei premi Nobel per la fisica, ma forse vedrete l’universo con occhi nuovi.

Questo libro poi trascende dalla fisica. Nell’ultima lezione, forse la più bella, i protagonisti siamo noi, noi esseri umani immersi in un contesto come è quello dell’universo.

Samuel Wako

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È un libro meraviglioso. Riesce a trasmetterti tutto l’amore e la passione che Rovelli prova verso la Fisica e la sua storia, ma non è un libro di divulgazione scientifica. Il libro non spiega la fisica, parla di fisica. Bisogna conoscere e aver studiato gli argomenti narrati da Rovelli per comprendere a pieno i suoi ragionamenti, ma come già detto non sono le sue spiegazioni la parte forte del libro. Meravigliosa è l’umanizzazione di quegli individui (come Einstein o Bohr), che vengono solitamente miticizzati come esseri soprannaturalmente superiori, mentre in realtà sono persone che hanno avuto il coraggio di metter tutto in dubbio. Ma ancor più bello è il finale, quel lungo discorso sull’esistenza e sulla natura umana, sbalorditivo a livello filosofico e antropologico.

Alla fine, Sette brevi lezioni di fisica è un libro coinvolgente, leggero ma anche profondo, non è, però, un libro che aiuta a comprendere il complesso mondo della fisica, che necessita, per essere capito, più spazio e più tempo, soprattutto quando si tenta di far arrivare un tale mole di argomenti diversi come si è prefissato Rovelli.

Jacopo Pozzoni

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“Sette brevi lezioni di fisica” è un saggio breve di divulgazione scientifica del fisico teorico Carlo Rovelli, pubblicato nel 2014 da Adelphi. Il libro è suddiviso in sette capitoli. Ognuno dei primi sei è dedicato ad una delle principali tappe della rivoluzione scientifica del XX secolo: a partire dalla relatività generale di Einstein e dalla meccanica quantistica, fino all’architettura del cosmo e alle particelle elementari, passando per la probabilità, il tempo e i buchi neri. La scienza appare come uno strumento prezioso e potente che ha permesso all’uomo di ampliare la conoscenza del complesso mondo in cui vive, migliorando la sua vita anche nel quotidiano, con piccoli accorgimenti che oggi diamo per scontati. Tuttavia è inevitabile che siano presenti ancora moltissime questioni irrisolte. Nell’ultimo capitolo Rovelli abbandona le vesti del fisico e, calandosi in quelle di filosofo, analizza la natura umana, presentandola come parte integrante della natura. “Queste lezioni sono state scritte per chi la scienza moderna non la conosce o la conosce poco”. E questo l’incipit della prefazione, che sottolinea come il libro non sia rivolto ad una ristretta cerchia di intellettuali, ma ad un pubblico ampio e diversificato. La lettura risulta infatti comprensibile e trasparente, dunque accessibile anche a coloro che non hanno una conoscenza approfondita della fisica. A tale proposito vengono forniti numerosi esempi pratici di vita quotidiana e anche brevi rimandi al contesto storico dei grandi fisici protagonisti. Lo scopo del libro va oltre il semplice insegnamento di nozioni, concetti puramente teorici e astratti. Rovelli, rivolgendosi costantemente al lettore per mantenere alta la sua attenzione, si propone piuttosto di coinvolgerlo in un viaggio affascinante, cercando di stimolare la sua curiosità, e magari facendo scoppiare in lui la scintilla della passione per la fisica.

Carolina Giorgia Masera

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Sette brevi lezioni di Fisica è un breve saggio scritto da Carlo Rovelli, fisico teorico, e pubblicato da Adelphi nel 2014. L’autore si occupa di ricerca scientifica, soprattutto nell’ambito della gravità quantistica ed ha pubblicato numerosi articoli; è considerato tra i cento migliori pensatori dalla rivista Foreign Policy.

Il libro è rivolto ad un pubblico vasto: Rovelli semplifica il più possibile le tesi principali della Fisica moderna per renderle comprensibili ed accessibili a tutti, anche a chi non ne ha mai sentito parlare.

L’autore ci fa fare un viaggio nel Novecento, per scoprire la rivoluzione del secolo scorso che ha coinvolto la Fisica, passando per le principali scoperte per arrivare nell’ultimo capitolo a parlare di noi stessi: la domanda a cui Rovelli cerca di rispondere riguarda il nostro ruolo nell’universo. Il punto di partenza per l’autore è la teoria della relatività (ristretta e generale) formulata da Einstein nei primi anni del ‘900, per poi analizzare la teoria dei quanti, la struttura dell’universo e il comportamento delle particelle, l’origine dell’universo e la teoria probabilistica, che si collega ai buchi neri e alla termodinamica.

Rovelli ci fa capire come la scienza è in grado di trovare risposte, pur tuttavia creando sempre nuovi interrogativi: più la nostra conoscenza dell’universo aumenta, più aumentano i dubbi che ci poniamo.

Il libro è piacevole perché Rovelli propone al lettore degli esempi della vita quotidiana per spiegare concetti che altrimenti sarebbero troppo difficili, usa molte immagini e scrive molto bene, usando un lessico alla portata di tutti. Prevale la parte espositiva appunto perché lo scopo è quello della divulgazione scientifica, ma sono molto interessanti anche le parti narrative che Rovelli inserisce.

Consiglio questo libro a chi ha voglia di entrare a contatto con il complicatissimo mondo della fisica moderna, senza però complicarsi la vita con equazioni e dimostrazioni.

Stefano Matteo Federico

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Il libro spiega in modo semplice e chiaro gli argomenti proposti, rendendoli accessibili al pubblico anche dotato di una normale educazione scolastica. Le spiegazioni sono di semplice comprensione, grazie anche al posizionamento ordinato degli argomenti, che permette di capirne uno molto bene avendo ben compreso quello precedente. Un tratto del libro che ho trovato molto stimolante e pertinente è l’approfondimento storico che viene proposto all’interno di ogni capitolo, con anche aneddoti e episodi della vita degli scienziati. Il libro si conclude con una riflessione sull’essere umano e sul suo rapporto con la natura, che ho molto apprezzato. Personalmente ho trovato il libro di semplice lettura, e questa spiegazione semplice, ma mai banale, mi ha permesso di iniziare a comprendere argomenti anche molto complicati. La lettura risulta, a mio parere, scorrevole e piacevole, senza punti morti, e ho molto apprezzato gli spunti riflessivi che propone l’autore.

Clara Facciano

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Il breve saggio di Carlo Rovelli presenta sette lezioni di fisica attraverso un linguaggio corretto, scorrevole e ugualmente piacevole. Interessante e godibile è anche il fatto che il fisico non cerchi di spiegare le lezioni solamente attraverso formule astratte, bensì attraverso storie vere e concrete, tramite anche interessanti aspetti umanistici, non solo fisici. A volte, inoltre, accompagna la propria spiegazione utilizzando semplici disegni, che potrebbero aiutare il lettore a comprendere meglio le questioni fisiche. Secondo Rovelli, infatti, “la scienza è attività innanzitutto visionaria”.

 

Dal microscopico al macroscopico, vengono analizzati aspetti interessanti della fisica spiegati in modo interessante che purtroppo, però, a volte non sono sempre chiari per un semplice lettore.

Giulia Elizabeth Brown

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Credo che questo sia uno dei pochi libri di divulgazione il cui tema principale non è la fisica ma bensì noi stessi.

Sì, è vero, l’autore spiega brillantemente teorie complesse come la relatività generale e la meccanica quantistica (con tutte le sue declinazioni), ma esse compongono solo la cornice in cui è inserito una narrazione molto più profonda e fondamentale: cosa queste teorie hanno cambiato nel nostro modo di vedere il mondo.

Perché nonostante sia impossibile spiegare una teoria tanto elegante ed affascinante come la relatività generale senza addentrarsi nel reame delle geometrie non euclidee (e quindi senza conoscere gli scritti e le pubblicazioni di Riemann), è possibile capire come questa sia rivoluzionaria per come noi possiamo concepire il tempo e lo spazio. Queste realtà non sono più, infatti, due entità differenti, ma sono parte di un’unica entità quadridimensionale (lo spaziotempo) e malleabile. Solo questo dovrebbe farci accapponare la pelle, facendoci capire come perfino il tempo può essere contratto e dilatato.

Questo è quindi il tema principale del libro e la conclusione lo rispecchia a pieno: una teoria del tutto certamente verrà formulata, e qualche sia la sua forma essa cambierà il modo che abbiamo di concepire noi stessi e di interpretare il mondo, e questo non ci deve spaventare, poiché è successo più e più volte nella storia, e quanto gravi saranno le implicazioni che sorgeranno, dovremo imparare a comprenderle e a accettarle.

Filippo Donati

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Un breve opuscolo nel quale Rovelli riesce, attraverso l’utilizzo di un linguaggio semplice ma diretto, a spiegare concetti della fisica che sono tutt’altro che di immediata comprensione. La lettura è piuttosto scorrevole e stimolante grazie alla professionalità e abilità dell’autore che rende fruibile la materia anche per chi non ne ha dimestichezza. Consiglio la lettura di questo libro a tutti, in particolar modo a coloro che si stanno avvicinando al mondo della fisica e hanno una minima curiosità di scoprire e comprendere come funziona il nostro universo.

Laura Brenna

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C’è la fisica di Rovelli e c’è la fisica della scuola: l’una curiosa e spontanea, l’altra assimilatrice e monotona. Io personalmente preferisco la prima. Credo che Rovelli abbia fatto un eccellente lavoro di sintesi tra contenuto stimolante e forma accattivante, è riuscito nell’opera impossibile di rendere al lettore la fisica come veramente è: arte nella realtà. Consiglio moltissimo questo libro a ogni genere di lettore, con l’unico requisito di essere assai curioso.

Federico Monti

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Un libro divulgativo, elaborativo. Sette lezioni raccontate dal punto di vista di un appassionato di fisica ad un lettore curioso ma non necessariamente esperto in materia. Questo libro dimostra anche come la conoscenza dell’ordine del macrocosmo possa rappresentare uno spunto di riflessione circa il nostro microcosmo.

Maria Muscia

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Sette brevi lezioni si propone l’obiettivo di dare al lettore una visione d’insieme delle principali tappe che hanno definito la fisica moderna durante il XX secolo. Forse però un compito così importante avrebbe richiesto delle lezioni un po’ più lunghe, con una struttura ben organizzata. Le lezioni si aprono in maniera interessante, ma spesso proprio quando si è sul punto di essere riusciti a comprendere il tema della lezione, il capitolo finisce e si riparte con l’argomento successivo. Le lezioni, già brevi, sono intervallate da riflessioni su episodi che l’autore trae dalla sua gioventù, che vanno spesso ad interrompere il ritmo della spiegazione, risultando così confusionarie ed inconcludenti e non lasciando nulla di concreto al lettore. Dopo una finale riflessione sull’uomo e sul suo rapporto con la scienza, trascinandosi eccessivamente arrivando ad essere lunga quasi il doppio delle lezioni vere e proprie, il libro si conclude con un nulla di fatto, confondendo ulteriormente il lettore, che magari estraneo al mondo della fisica lo aveva scelto per avvicinarcisi.

Nicolò Greppi

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Libro molto bello e scorrevole. Chiaro e stimolante. Da consigliare.

Emma Sampietro

 

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Circolo letterario di Robinson
di Parigi “I ragazzi del Liceo Leonardo Da Vinci”
coordinato da Jean-Claude Arnod
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Un’opera colta a 360 gradi, con fertilizzante stellare!

Sette brevi lezioni di fisica, di Carlo Rovelli, è il frutto di anni di studi, rinchiusi in sette brevi capitoli. La scelta di dividere le lezioni in capitoli è assolutamente vincente perché il filo del discorso risulta chiaro e più semplice da seguire. Comunque il volumetto, visto nella sua integrità, appare coeso, infatti tutte le lezioni comunicano beatamente fra di loro. Inoltre è inevitabile l’elogio dello stile lirico scelto dall’autore, che utilizza un lessico semplice e comprensibile anche dai non-scienziati. Sono rimasto piacevolmente sorpreso anche dalla riflessione finale, in quanto analizza problemi morali ed etici che offrono al lettore un esame di coscienza gratuito. Per dirla tutta: in quest’opera la Verità scientifica è servita sopra un piatto d’argento.

Claudio Bellinghieri

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Un libro meraviglioso, che offre al lettore la possibilità di farsi un’idea su una materia della quale, a volte, non si dispone degli strumenti per la sua comprensione, quale la fisica, quella del passato e quella odierna.

Le teorie della relatività di Einstein, lo spazio che è curvo, le particelle sub-atomiche, le onde gravitazionali, il modello standard … Argomenti che incontriamo quotidianamente, vengono qui illustrati seguendo un percorso narrativo rigoroso e particolarmente piacevole, arricchito da divertenti divagazioni e comunque formato da poche, essenziali e semplici parole, alla portata di tutti.

Ruggero Maria Matteo Berranger

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Carlo Rovelli, in poche pagine, riesce ad offrire al pubblico sette piccole ma complete lezioni di fisica. Dallo spiegare cosa sia realmente il campo gravitazionale a cosa si celi dietro equazioni come quella di Einstein, fino all’ultima lezione, in cui al centro dell’attenzione vengono posti gli uomini e la loro relazione con il mondo.

Ma di questo saggio, non è la casta conoscenza scientifica e matematica dell’autore ad impressionare, bensì la sua capacità di semplificare la spiegazione di argomenti così complessi in modo da renderla accessibile ad un pubblico vastissimo. Per leggere questo libro, non bisogna avere particolari conoscenze in campo fisico, né una passione sfrenata per la materia, ci si deve semplicemente munire di curiosità e di voglia di apprendere in modo piacevole.

Camilla Bianco

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La fisica è una branca della scienza e come tale è spesso considerata di difficile comprensione e riservata soltanto ad un’élite. Partendo da questa opinione diffusa, Carlo Rovelli sviluppa un discorso più ampio, descrivendo le leggi e teorie fisiche, come la teoria della relatività di Einstein, in un modo più semplice e intellegibile. Per questo motivo il suo libro Sette brevi lezioni di fisica ha riscosso molto successo. Inoltre qualsiasi lettore può essere coinvolto nella lettura perché Rovelli, a parte alcune denominazioni precise, utilizza un linguaggio e un registro medio, affinché tutti possano capire. Infine l’autore inserisce diversi spunti di riflessione, ricorrenti in tutto il libro, come ad esempio - “Noi cosa siamo?” - che non sempre hanno delle risposte, attraverso una narrazione che suscita interesse e stimola la riflessione di ogni lettore.

Giorgia Caso

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In Sette breve lezioni di fisica Carlo Rovelli riesce a trasformare concetti fisici complessi in argomenti comprensibili.

Il noto fisico ci spiega come la fisica sia la scienza capace di darci gli strumenti per capire il funzionamento del mondo intorno a noi, e di come essa sia, fondamentalmente, basata sulla probabilità.

Ho trovato questo libro molto interessante perché ci mostra anche quanto ci resti da scoprire per quanto riguarda l’Universo e, soprattutto perché nell’ultima parte, ridimensiona la posizione dell’uomo, sostenendo che come tante altre specie siamo destinati, prima o poi, a estinguerci.

Giulia Esther Paola Cohen

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Il libro di Carlo Rovelli fionda il lettore nel bel mezzo dell’Universo, e attraverso lezioni e illustrazioni, tenta di farlo atterrare nel pianeta incantato delle grandi idee della fisica contemporanea. L’esplorazione dell’Universo è affascinante e sublime allo stesso tempo, l’autore decide allora di terminare questo viaggio con un ritorno alla scoperta di noi stessi, lasciando spazio al lettore per riflessioni di tipo esistenziale. La purezza e la semplicità del racconto sono in grado di attrarre anche i lettori meno portati per la fisica, finendo per appassionarli a piccole ma grandissime questioni.

Antonio Favaloro

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Sette brevi lezioni di fisica, di Carlo Rovelli, al primo impatto sembra il titolo di un libro per ragazzi svogliati, che non hanno voglia di studiare e cercano delle scorciatoie per risparmiare tempo. Ma è molto più di così. Un libro ammirevole, che avrei voluto scoprire e leggere prima. Carlo Rovelli ha la straordinaria abilità nello spiegare in poche pagine teorie complesse e molto difficili, che i più grandi scienziati hanno impiegato anni se non decenni a formulare. Ancora più grande è la sua capacità nel trasmettere la propria passione al lettore. Leggendo questo libro ognuno di noi comprende la bellezza e la complessità del mondo e dell’Universo, e sente il bisogno di scoprire altre cose, nuove teorie che rivelino gli aspetti nascosti della nostra realtà. Come dice Rovelli ci aspetta ancora un oceano di cose da scoprire e questa idea è al tempo stesso “elettrizzante e terrificante”.

Mathis Vittorio Barthelemy Lelieur

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Questo piccolo volumetto di Carlo Rovelli, è chiaro che nasconda al suo interno ben altro che delle nozioni scientifiche. A parer mio, si tratta di una sorta di viaggio alla scoperta di ciò che la fisica conosce, ma anche di ciò che ancora ignora: dalla Teoria della relatività di Einstein, a quella dei quanti, proiettati in cielo alla ricerca dell’origine del mondo, del calore dei buchi neri, per poi tornare a quella effimera e infinitesima dimensione che è quella umana. La settima sezione del libro mi ha particolarmente colpita, sentire dalla bocca di un uomo non solo di scienza, ma di cultura, che l’umanità in fondo è fatta della stessa polvere delle stelle ma allo stesso modo non è che un granello di sabbia destinato a scomparire, mi ha fatto molto riflettere…

E chissà, magari un giorno sarà uno di noi a dare risposta ai quesiti che tanto tormentano gli scienziati, e allora ci sentiremo un po’ più parte di questa misteriosa natura che ci accoglie.

Elisa Mambretti

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La fisica, una delle discipline che da sempre ha cercato il perché delle cose e del mondo, una delle materie più odiate dagli studenti, svela finalmente i suoi segreti nel libro "Sette brevi lezioni di fisica” di Carlo Rovelli. Attraverso una prosa semplice e diretta, che ci propone molteplici spiegazioni legate al quotidiano, Rovelli fa entrare il lettore nella mente del fisico, non solo per spiegargli le teorie più famose, come la creazione dell'universo, ma anche invitandolo a riflettere sul perché delle cose come un vero fisico. Un testo accessibile a tutti, che permette, fin dai primi capitoli, di cambiare la propria opinione sulla materia. Una delle parti più importanti secondo me è l'ultimo capitolo, nel quale l'autore si rivolge direttamente al lettore mostrandogli i vari collegamenti della fisica con tutti gli ambiti del sapere. Consiglio la lettura di questo testo a tutti coloro a cui non piace la fisica, non per convincerli, ma per fargliela vedere da un altro punto di vista: in effetti potrebbe cambiare la prospettiva di molte persone.

Edoardo Nannetti

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Sette brevi lezioni di fisica, di Carlo Rovelli, è un piccolo libro di 85 pagine che ha venduto centinaia di migliaia di copie, e che attraverso spiegazioni semplici e concise riesce a far apprezzare la fisica anche a coloro che non la hanno mai capita o apprezzata.

Rovelli riprende, in modo da essere comprensibile a tutti, le teorie di grandi fisici come Einstein, Maxwell e altri, analizzando argomenti come la teoria della relatività, la meccanica quantistica, il cosmo, e introducendo anche una piccola visione filosofica alla fine del libro. Quello che l’autore vuole farci capire è quindi che la maggior parte delle cose che ci circondano sono legate alla fisica, e che senza di essa molti aspetti della vita ci sarebbero ignoti.  Per quanto riguarda il linguaggio Rovelli per spiegarci questioni che, a primo impatto, possono sembrare complicatissime, è preciso ma lieve, i termini scientifici ci sono ma sono introdotti in modo da rendere la lettura facile e scorrevole.

Julia Marie Pesenti Larousse

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Sette brevi lezioni di fisica è un saggio breve di Carlo Rovelli. Il fisico spiega al lettore, con naturalezza, concetti in realtà molto complessi della fisica fino alle fondamenta della relatività.

L’autore riesce a rendere intriganti argomenti che probabilmente non sono sempre interessanti per tutti. Alla fine del saggio, in particolare, mostra la sua visione dell’uomo nell’universo mostrando così il suo lato più filosofico e riflessivo, e … ci conquista!

Arianna Polizzotto

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Ho apprezzato molto il libro di Carlo Rovelli perché l’autore non si è limitato a spiegare le lezioni da un punto di vista puramente scientifico, che è quello che ci si aspetterebbe da un fisico come lui, ma ha saputo aprire le porte di un universo ricco di spunti di riflessione e di approfondimento. Dal testo emerge infatti che la fisica non è una disciplina a sé stante, fatta solo di numeri e formule, ma è il frutto di un lungo processo di sintesi del sapere umano. I grandi pensatori e filosofi del passato hanno fatto sì che oggi potessimo scoprire com’è fatto il mondo in cui viviamo, nonostante ci sia ancora molto da sapere, poiché più esploriamo i misteri dell’universo e più ci accorgiamo che quello che sappiamo è infinitesimale in confronto all’immensità della realtà in cui viviamo. La curiosità umana ci ha portato lontano, ma nonostante si pensi di trovare le risposte ai misteri del mondo, puntualmente sorgono nuovi punti di domanda.

Morgana Stabile

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Inizialmente, a chi non ha tanta dimestichezza con la fisica, la lettura di questo libro può apparire noiosa e pesante, ma in realtà frase dopo frase, capitolo dopo capitolo, il modo di esporre e la semplicità con la quale Rovelli rivela concetti fisici tutt’altro che semplici, coinvolge ed appassiona il lettore. Il modo chiaro e semplice fa si che questo libro sia accessibile a tutti, e oltre ad arricchire il lettore a livello scientifico lo coinvolge anche a livello umano. Le lezioni che mi hanno affascinato maggiormente sono state la prima, in cui viene esposta la teoria della relatività generale di Einstein, in cui descrive come si curva lo spazio attorno ad una stella, e la terza lezione, dedicata al cosmo e alla sua architettura, perché ci mostra il lato della fisica più visionario. Molto interessante e bella, a mio avviso, l'idea di inserire nell’ultimo capitolo la riflessione sull'uomo, il suo ruolo e i suoi problemi.

Raffaele Serpico

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Il libro Sette brevi lezioni di fisica, di Carlo Rovelli, è un saggio di divulgazione scientifica che riassume, con semplicità, una parte delle scoperte fondamentali del mondo della fisica del XX secolo.

La caratteristica principale del libro, che ho molto apprezzato, è il modo in cui è scritto, in quanto riesce a spiegare con semplicità e chiarezza concetti complessi senza banalizzarli. Questo libro, data la vastità dei temi trattati, non spiega in modo esaustivo i concetti che introduce ma ha attirato la mia curiosità sulla teoria della relatività ristretta, spingendomi ad approfondire i contenuti di questa teoria. Penso che l’autore volesse proprio suscitare questo tipo di interesse nei suoi lettori.

Federico Valier

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Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli, un libro di cui, personalmente, trovo molto interessante la modalità di affrontare la fisica, secondo un modello in cui si parte da un problema preciso e si dedica un tempo indefinito allo studio e alla ricerca della soluzione.

Spesso questo modo di procedere, che tra l’altro è il fattore che ha spinto il fisico a seguire questa carriera, non è sperimentato in ambito scolastico. Magari, proposto in un contesto educativo, potrebbe avvicinare un gran numero di studenti alla fisica, e perseguire il medesimo obiettivo del libro.

Francesco Viviano

 

 

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