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Speriamo bene... Lucio di Roby Matano, Richard Milella
Edizioni Freccia D'Oro

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Circolo dei lettori
di Empoli “Biblioteca di Empoli”
coordinato da Antonella Bertini:
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“Speriamo bene Lucio”, pur essendo scritto in stile scorrevole e corredato di foto di Battisti all’inizio della carriera, mi ha deluso abbastanza. Quello che prevale è che l’autore -  nonostante parli molto bene di Lucio da un punto di vista artistico, racconti aneddoti che lo riguardano, faccia un racconto del mondo musicale italiano degli anni ‘60, anni che non conoscevo - alla fine con questo scritto sembra voglia soprattutto togliersi tanti "sassolini dalle scarpe".

C’è una sorta di ambiguità in tutto il racconto, il contrasto fra l’affetto che dice di provare per Lucio e il risentimento che prova verso di lui e che lo ha spinto dopo tanti anni dalla sua morte  a dare la sua versione del loro rapporto. Versione a cui Lucio non può più controbattere.

Carla Benedetti

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Un libro che gli appassionati di musica (e non solo) leggeranno tutto d’un fiato, quello scritto da Roby Matano con il musicologo Richard Milella. Molti hanno scritto e raccontato del Lucio Battisti dei grandi successi, quello dei grandi album frutto della collaborazione con Mogol e Panella. Meno note – ma non meno interessanti – le vicende del Battisti delle origini, della “gavetta”. E questo racconto, scritto con grande onestà intellettuale e verità (e senza inutili enfasi) parla di queste vicende con la testimonianza diretta di chi Battisti l’ha scoperto davvero, Roby Matano, che nel 1963 scelse Lucio come nuovo chitarrista de “I Campioni” e che ha mantenuto con il grande artista una amicizia per tanti anni.

Enrico Marmugi

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Il saggio è interessante, l’autore ha conosciuto Lucio Battisti dall’inizio della carriera e ripercorre tutte le vicissitudini del cantautore tra provini, contratti e tour.

E’ bello intraprendere questo viaggio nel mondo della musica ma mi ha dato fastidio la vena sottile di acredine che l’autore stesso prova nei confronti di Battisti, secondo lui colpevole di non averlo considerato una volta ottenuto il successo. Secondo il mio modesto parere questa polemica non serve a nulla, anche perché purtroppo Lucio non può certo rispondere.

Marta Marconi

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 “Speriamo bene Lucio” è un saggio che è capace di risvegliare le emozioni dei cuori romantici e degli amanti e del grande Lucio. Ci conduce per mano sino alla riscoperta della sua vita, del suo essere un ragazzo molto timido e introverso, chiuso in se stesso. È un titolo che affascina e incuriosisce ma che si rivolge prettamente al pubblico di affezionati del cantautore. Mi ha incuriosita ma non completamente soddisfatta.

Rosa Taurisano