Tre
di Roberto Di Sante
Ultra
Ad un
certo punto, di solito all'inizio, arriva il destino che ti butta a terra e tu
cerchi di rialzarti prima che sia troppo tardi, e tutto ciò coinvolge
emotivamente il lettore. Il protagonista sogna un amore dentro una pellicola di
sentimenti, stati d'animo che stai lì a guardare i cui fili vengono mossi da
qualcuno che non sei tu, Ma la solitudine continua a gridare nel silenzio. La
realtà sembra confondersi con il sogno e il desiderio: cosa avrà il
sopravvento? Tutto si confonde, anche il protagonista non riesce più a trovare se stesso, a riconoscere la realtà. Vuole la felicità, la
vita, e la ricerca in un altro mondo, dove qualcuno mescola le carte del
destino, sempre in una nuova veste, in una nuova anima alla ricerca di sé, sempre
una nuova vita, un nuovo sogno, un nuovo ricordo, ma già vissuto, già suo. Tre
racconti come tre vite, tre sogni, tre incontri. La vita è una corsa, la corsa
è vita, è respiro come la sua. Ma il destino ti scaraventa nella sofferenza, ed
è necessario rialzarsi, ricominciare. Un vorticoso dialogo con se stesso alla ricerca del proprio io, nella speranza di
poter riempire la valigia almeno di un po' di amore. Questi tre racconti
servono a dare un sogno a cui aggrapparsi per non rimanere indietro, per tre
volte tenterà di riappropriarsi della vita, dell'amore per la vita, dell'amore
per se stesso. Corre senza mai fermarsi sorretto dalla
speranza e dal sogno. Un sogno in cui si confondono personaggi e sentimenti:
tutte le facce e le emozioni dipinte sul viso di un unico uomo. Quando cadi in
piedi non sei mai intero, ma pieno di ferite, e la felicità può avere diversi
nomi e volti delle persone che conosci o hai imparato a conoscere, correndo
come questi racconti che si rincorrono come il loro protagonista: uno e trino.
Tre potrebbe essere quello che cerca: non è un numero, è una persona. Claudio,
Aldo e chissà chi altro giocano un gioco voluto dal destino. Pioggia di ricordi
che accompagna il viaggio di ritorno, correndo. Un incontro e scontro di vite,
la cui regia è in mano al destino.
Rosalba Ma rfia